Simone Cuppari al momento dell’arresto

CHIETI

Cocaina dalla Lombardia, 12 condanne 

La droga in Abruzzo e in particolare a Francavilla da dove veniva poi spacciata. Secondo i giudici non c’era un clan mafioso, cade anche l’accusa di associazione finalizzata allo spaccio

CHIETI. Si è concluso con dodici condanne per trasporto e cessione di stupefacenti, con l’esclusione dell’aggravante dell’ingente quantità, e con l’assoluzione dai reati di associazione di stampo mafioso e di associazione a delinquere finalizzata a importazione, trasporto, vendita e detenzione illecita di stupefacenti, davanti al Tribunale di Chieti, il processo a 31 imputati finiti in un’inchiesta della Procura distrettuale dell’Aquila su un traffico di cocaina che dalla Lombardia portava la droga in Abruzzo, in particolare a Francavilla al Mare, da dove poi veniva spacciata.

I fatti risalgono a otto anni fa. Il Tribunale (presidente Guido Campli, giudici a latere Enrico Colagreco e Andrea Di Berardino) ha condannato Simone Cuppari a 14 anni di reclusione e 52.000 euro di multa; Guido Spinelli, Antonio Mesiano e Costantino Misiano a 12 anni e 54.000 euro di multa ciascuno; Angelo Traina a 7 anni e 28.000 euro di multa; Paolo Manzo a 6 anni e 3 mesi e 27.500 euro; Giuseppe Maria Cricelli a 6 anni e 26.000 euro; Tonino Ballone a 6 anni e 18.000 euro; Sergio Ciuffetelli a 5 anni e 10.000 euro; Enea Nelo a tre anni di reclusione, Luca Ciuffetelli a 2 anni e 5.000 euro di multa, Felice Arrigoni a tre mesi di reclusione e 500 euro di multa.

Assolti per non aver commesso il fatto quanto ai reati loro contestati e che, a seconda delle singole posizioni, vanno dall’usura alla cessione di stupefacenti alla detenzione e porto in luogo pubblico di una pistola alla attribuzione fittizia di una società: Davide Sini, Vincenzo Pantalone, Lino Spinelli, Elena Spinelli, Tonino Ballone, Maurizio Spataro, Durdica Margeta, Simone Cuppari, Francesco Paolini e Luca Ciuffetelli.

Dai reati associativi e da altri reati contestati a seconda delle singole posizioni sono stati assolti perché il fatto non sussiste: Paolo Arena, Felice Arrigoni, Tonino Ballone, Sergio Ciuffetelli, Paolo Ciuffetelli, Giuseppe Maria Cricelli, Simone Cuppari, Antonio Di Rocco, Letterio Greco, Giuseppe Lo Presti, Paolo Manzo, Durdica Margeta, Antonio Mesiano, Pasquale Mileto, Joana Mileto, Tania Mileto, Antonietta Misiano, Costantino Misiano, Enea Nelo, Vincenzo Pantalone, Francesco Paolini, Rocco Sanvitale, Maurizio Sarno, Davide Sini, Maurizo Spataro, Guido Spinelli, Lino Spinelli, Massimiliano Toti e Angelo Traina. Era stato il pm Simonetta Ciccarelli, nella sua requisitoria, a maggio scorso, a escludere l'aggravante mafiosa.