Commissione bloccata, esplode la protesta

Il centrodestra diserta la seduta: «Quella sull’Urbanistica si riunisce sempre a vuoto, ce ne andiamo»

PESCARA. Ieri, i consiglieri di opposizione hanno disertato la seduta della commissione Urbanistica in segno di protesta. A loro dire le riunioni della commissione, presieduta da Ivano Martelli, esponente di Sel, si svolgerebbero su argomenti futili e privi di importanza. L’ennesima conferma ieri mattina, con una seduta avente all’ordine del giorno solo «Varie ed eventuali».

Da qui la decisione dei consiglieri di centrodestra di non partecipare alla riunione. «A circa nove mesi dall’insediamento del sindaco Marco Alessandrini e della coalizione di centrosinistra e a circa due mesi dal consiglio comunale voluto fortemente dall’opposizione relativo alla crisi economica e occupazionale del settore edilizio», hanno scritto in una nota i capigruppo di Forza Italia, Ncd e Pescara futura, Marcello Antonelli, Guerino Testa e Carlo Masci, «l’amministrazione continua ad essere totalmente assente e ferma in quello che sicuramente rappresenta il settore più importante per lo sviluppo della nostra città».

«Dopo l’ennesima convocazione della commissione Urbanistica avente all’ordine del giorno solo varie ed eventuali», hanno continuato gli esponenti dell’opposizione, «i consiglieri comunali di Forza Italia, Ncd e Pescara futura hanno deciso di non partecipare alla riunione odierna in segno di protesta per il vuoto assoluto di idee e di progetti che sta caratterizzando le attività del settore».

Secondo Antonelli, alcune sedute settimanali verrebbero addirittura cancellate per mancanza di argomenti. «In ogni Comune», hanno fatto presente Antonelli, Testa e Masci, «la commissione Urbanistica è la più strategica e operativa essendo le attività di pianificazione esclusiva competenza consiliare, ma solo a Pescara non si riunisce per mancanza di argomenti su cui discutere e decidere». «Eppure», hanno sottolineato, «di attività su cui concentrarsi ce ne sarebbero tantissime, soprattutto in un periodo di grave crisi, in cui sarebbero necessari provvedimenti urgenti e straordinari, senza tralasciare ciò che la precedente amministrazione aveva lasciato in eredità». Da qui, alcuni esempi: «Ci riferiamo al Piano particolareggiato di Fontanelle, al programma complesso del lungofiume, alla revisione delle Norme tecniche di attuazione, al Regolamento edilizio, ai vari piani attuativi già adottati o approvati, a cui occorre dare seguito con il rilascio dei titoli edilizi, e al Decreto sviluppo ormai tristemente su un binario morto».

«A tutto ciò», hanno aggiunto i capigruppo, «occorre aggiungere che, nonostante l’esigenza di determinare maggiori entrare della cosiddetta Bucalossi all’interno del Piano di riequilibrio finanziario, l’amministrazione continua a trasferire i dipendenti dai settori Urbanistica ed edilizia che in pochi mesi hanno già perso ben cinque tecnici». (a.ben.)

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