Conto alla rovescia per il Carnevale: ecco i primi carri

26 Gennaio 2023

Nel capannone dove si realizzano le maschere di cartapesta Le anticipazioni di De Francesco, presidente dell’evento

FRANCAVILLA. Un lavoro quotidiano che va avanti per oltre cinque mesi, ore e ore passate a disegnare, costruire, attaccare, colorare.
I sacrifici fatti dopo il lavoro, magari togliendo un po’ di tempo alla famiglia e agli affetti più cari. Tutto per riproporre la tradizione del Carnevale di Francavilla, meglio noto come Carnevale d’Abruzzo. È così che nascono i carri allegorici che si preparano a sfilare nelle giornate di domenica 12, domenica 19 e martedì 21 febbraio lungo viale Nettuno, per l'edizione numero 68 della kermesse che ritorna dopo lo stop dettato dalla pandemia.
Mancano meno di venti giorni al primo appuntamento e freme il lavoro nel capannone accanto alla stazione ferroviaria, così come nei locali del mercato coperto messi a disposizione dell'amministrazione. «Da inizio ottobre ci vediamo tutte le sere», spiega il presidente della manifestazione, Nicola De Francesco. Che poi racconta la genesi dei canonici cinque carri: «Iniziamo con il disegno fatto dal direttore artistico Tony Miccoli, che poi sviluppa in 3D. A quel punto entrano in gioco gli artisti, un gruppo formato da 20-30 persone che non smetterò mai di ringraziare. Per realizzare le maschere di cartapesta si parte da una struttura in ferro sulla quale viene applicata una rete metallica e poi l’argilla. Una volta ottenuta la forma, arriva la colata di gesso, che viene frazionata per poi poterla lavorare. A questo punto nel calco di gesso vengono applicati fogli di carta mescolati alla colla. Tra l’altro, quest’anno abbiamo utilizzato anche vecchi manifesti elettorali, perché è stato più difficile trovare la carta giusta, tanto che un plico lo abbiamo dovuto comprare», aggiunge sorridendo.
Quindi, una volta asciugata, la cartapesta viene estratta dal calco che nel frattempo le ha dato la forma desiderata. «Infine leghiamo i vari pezzi con il filo di ferro in modo da ricomporre la figura disegnata all’origine».
Per l’edizione 2023 un carro è stato dedicato al film Avatar, ed è praticamente pronto. Ce ne sarà un altro «pensato per un grande protagonista della musica italiana» dice De Francesco. Dovrebbe chiamarsi “Il carrozzone”, e allora è facile ipotizzare che si possa trattare di Renato Zero. Quindi altri tre, uno dei quali chiamato ad affrontare il tema ambientale. Il tutto per una spesa che si aggira sui 70mila euro e che ha trovato l'appoggio di Comune e Regione. «Saremo senz’altro pronti per la prima delle tre sfilate», assicura il presidente. «Ci tengo a ringraziare sia l’amministrazione comunale di Francavilla, sia la Regione Abruzzo nella persona del presidente Marco Marsilio e dell’assessore Daniele D'Amario, per il contributo che ci è stato concesso. Questo è il Carnevale d’Abruzzo e ci auguriamo di ricevere tante visite anche da fuori regione».
Intanto, nei giorni scorsi, il sindaco di Francavilla Luisa Russo, accompagnata da vari esponenti della maggioranza, ha fatto visita al capannone dove stano prendendo forma i carri che sfileranno sotto lo sguardo attento di Patanello, simbolo del Carnevale francavillese. La settimana prossima dovrebbe arrivare la conferenza stampa di presentazione dell’evento, che si svolgerà lungo tutta viale Nettuno, nel tratto compreso tra la Sirena e la stazione. A poco più di due settimane dal via, si può dire che a Francavilla è tutto pronto per il ritorno del Carnevale.
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