Lorenzo Di Berardino, studente 22enne pescarese, rientra a casa dopo l'incubo Coronavirus

ROMA

Coronavirus: incubo finito, studente pescarese riabbraccia i genitori

Torna a casa Lorenzo Di Berardino, il 22enne tenuto in osservazione alla Cecchignola per 17 giorni con altri 54 connazionali dopo il rientro da Wuhan

PESCARA. È già in viaggio verso casa, con i genitori, Lorenzo Di Berardino, 22 anni, di Pescara, uno dei 55 italiani provenienti da Wuhan (Cina) che sono rimasti in isolamento per 17 giorni alla Cecchignola.

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«Ci siamo finalmente visti senza le mascherine, ora sì che ci conosciamo a viso intero». Scherza Lorenzo all'uscita della struttura, dopo la fine della quarantena. Con il padre e la madre, venuti a prenderlo per riportarlo a casa in Abruzzo, c'è stato un commovente abbraccio. «Sono lacrime di gioia. Non lo vedevamo da agosto», dice papà Giulio. Il giovane è una delle 20 persone che hanno lasciato la cittadella militare romana oggi, al termine degli ultimi test sanitari, eseguiti stamani, e dopo la visita con i ministri della Difesa, Lorenzo Guerini, e della Salute, Roberto Speranza, nel pomeriggio. Ad attenderlo, all'esterno, c'erano i genitori, che hanno finalmente potuto riabbracciarlo. Studente di Giurisprudenza con indirizzo internazionale all'università di Trento, Lorenzo era in Cina, a Wuhan, da agosto, per un periodo di studio. Il suo rientro era previsto per il 27 gennaio scorso, ma non è potuto ripartire a causa della chiusura dell'aeroporto. Alla fine è tornato il 3 febbraio con il volo dell'Aeronautica militare, insieme agli altri 54 connazionali. Poi il periodo di isolamento alla Cecchignola e oggi il ritorno a casa. «Si chiude un periodo pesante di preoccupazione e tensione», dicono i genitori di Lorenzo all'Ansa, «siamo contenti che sia finita bene».