Corsa a sindaco, primi 2 rifiuti per il Pd

Santori (Confesercenti) e Di Costanzo (Cna) dicono no alla proposta di candidarsi. Ricci non scioglie ancora la riserva

PESCARA. Alcuni esponenti del Pd hanno contattato i dirigenti di due importanti associazioni professionali per sapere se sono disponibili a candidarsi a sindaco per il centrosinistra alle prossime elezioni comunali. Si tratta del presidente regionale di Confesercenti Bruno Santori e del direttore della Cna Abruzzo Graziano Di Costanzo, ma la risposta di entrambi è stata negativa.

La notizia è trapelata proprio in questi giorni in cui l’intero centrosinistra è in trepidante attesa di una risposta da Antonello Ricci, amministratore delegato del gruppo immobiliare Maresca, nonché dirigente storico dell’ex Pci. Anche a lui è stato proposto di candidarsi a sindaco. Il manager non ha ancora sciolto la riserva, ma più passano i giorni e più si teme che possa dire di no.

Ed è forse per questo che qualche esponente del Pd, il cui nome è rimasto riservato, si sta muovendo altrove. L’obiettivo è quello di trovare un rappresentante di spicco della società civile disponibile a candidarsi a sindaco e che sia soprattutto in grado di raccogliere ampi consensi. La scelta è caduta su due personaggi molto conosciuti in Abruzzo, non solo per il lavoro svolto come dirigenti di due organizzazioni professionali.

Infatti Bruno Santori, oltre ad essere presidente regionale della Confesercenti, è anche titolare della Sanmar, una delle aziende commerciali più importanti che operano nel porto di Pescara.

Graziano Di Costanzo, invece, ricopre da diversi anni l’incarico di direttore della Confederazione nazionale degli artigiani regionale ed è stato per qualche tempo anche componente del consiglio di amministrazione di Caripe. Inoltre, sono due professionisti molto vicini al Pd.

Entrambi, però, hanno detto di no alla proposta, almeno per ora. Lo hanno confermato loro stessi al Centro. «Qualche amico chiacchierando mi ha lanciato l’idea di candidarmi a sindaco», ha affermato, «non era una proposta ufficiale, ma io ho detto di no comunque, perché ho un doppio incarico, come presidente della Confesercenti e come responsabile della Sanmar e sono troppo impegnato». «Comunque», ha aggiunto, «anche se ricevessi una proposta ufficiale direi no grazie». Anche da Di Costanzo è arrivato un no. «C’è stato qualche contatto informale, niente di ufficiale», ha spiegato, «a chi mi ha chiesto se sono disponibile a candidarmi, ho risposto che al momento non lo sono, perché sono impegnato alla Cna». Per il momento, quindi, è no, ma non è escluso tuttavia, anche se appare difficile, che il direttore della confederazione degli artigiani possa cambiare idea nel prossimo futuro.

Fatto sta che, al momento, sono solo due i candidati ufficiali per le primarie del centrosinistra che si terranno il prossimo 9 marzo, come stabilito nell’ultima riunione della coalizione, svoltasi nella sede del Pd di via Lungaterno martedì scorso. Sono il capogruppo del Pd in Comune Moreno Di Pietrantonio e l’ex assessore Udc, ora di Centro democratico, Vincenzo Serraiocco. Tutti e due sono già partiti da diverso tempo con la campagna elettorale, con manifesti giganti di 6 metri per 3 in tutta la città, bruciando così sul tempo altri eventuali candidati alla carica di sindaco del centrosinistra.

©RIPRODUZIONE RISERVATA