Corso Vittorio pedonale si spacca la maggioranza

PESCARA. Si riapre lo scontro nella maggioranza sulla pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele, proprio nel giorno l’amministrazione ha allestito uno stand nella strada per presentare il progetto...
PESCARA. Si riapre lo scontro nella maggioranza sulla pedonalizzazione di corso Vittorio Emanuele, proprio nel giorno l’amministrazione ha allestito uno stand nella strada per presentare il progetto ai cittadini. L’Udc è di nuovo sul piede di guerra, dopo la decisione dell’amministrazione, annunciata venerdì scorso dall’assessore alla riqualificazione urbana Berardino Fiorilli, di non fermare i lavori per consentire la sperimentazione, richiesta a gran voce dai centristi, della chiusura al traffico dell’importante arteria stradale.
L’Udc ora minaccia di non partecipare più ai tavoli politici della maggioranza. «Non si può esprimere altro che sconcerto», ha affermato il capogruppo dei centristi Vincenzo Dogali, «di fronte alla decisione dell’assessore Fiorilli di effettuare la sperimentazione per la regolazione del traffico su corso Vittorio contemporaneamente all’esecuzione dei lavori. Sconcerto per il mancato rispetto di accordi sottoscritti in un incontro, in cui esponenti di Pescara futura (Fiorilli e Volpe) e del Pdl (Chiavaroli e Foschi) avevano assicurato la loro disponibilità a posticipare l’apertura delle offerte per l’esecuzione dei lavori e ad effettuare una sperimentazione della regolazione del traffico». «L’Udc», ha proseguito, «non si è mai sentita parte integrante di questa maggioranza. A un anno dalla fine di questa consiliatura, ci domandiamo se valga ancora la pena amministrare la città con chi non ritiene un obbligo morale rispettare i patti».
Un appello a rispettare gli impegni presi è giunto anche dalle file del Pdl, precisamente dal presidente della commissione Mobilità Salvatore Di Pino: «Il consiglio aveva approvato all’unanimità una mozione che impegnava sindaco e giunta a sospendere i lavori per un approfondimento del progetto. Ritengo che la giunta e in particolare Fiorilli debbano tener conto della volontà unanime espressa dall’organo consiliare».(a.ben.)
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