La giovane infermiera nel video divenuto virale

PESCARA / CORONAVIRUS

Covid, infermiera ai negazionisti: non meritate i nostri sacrifici / VIDEO

Giovane dipendente ospedaliera trova volantino su auto e risponde con un video diventato virale

PESCARA. «Se ti ammalerai di Covid o di qualsiasi altra malattia, visto che hai deciso che le nostre cure non sono vere o non sono valide, non venire in ospedale, non meriti le nostre cure». Così un'infermiera di Pescara, in un video divenuto virale sui social, risponde al volantino di un negazionista che ha trovato sull'automobile dopo un turno di lavoro in ospedale.

"NON MERITI LE NOSTRE CURE": GUARDA IL VIDEO

Infermiera al negazionista: se ti ammali non puoi curati qui
Il video divenuto virale di una giovane dipendente ospedaliera dello Spirito Santo di Pescara

«Non lavoro in un reparto Covid, ma nonostante questo, come da prima della pandemia, "mi faccio il mazzo" e sulla mia automobile nel parcheggio dei dipendenti ho trovato uno scempio», dice la ragazza, di nome Michela, in relazione al volantino, in cui vengono poste quattro questioni, a cui la giovane risponde punto per punto. Dalla replica al punto "non esiste nessuna emergenza Covid" a quella relativa al "tasso di letalità dello 0,05% relativo solo agli over 70": «Ammesso e non concesso che sia vero questo dato» dice l'infermiera «è un numero di persone devastante. È accettabile?».

C'è poi un punto relativo alle cure e al fatto che Trump sia "guarito in quattro giorni". In questo caso, Michela si chiede se «tutti abbiamo gli stessi mezzi» e ricorda che «i miei colleghi lavorano con rapporto di un infermiere per cinque pazienti». C'è, infine, il tema "tampone positivo non significa nulla": la giovane replica spiegando che «potresti anche non ammalarti, ma poi ti porti sulla coscienza i tuoi cari che contagi».

Se alcune regioni, tra cui l'Abruzzo, si trovano in zona rossa, prosegue l'infermiera, «è anche colpa di voi negazionisti che non seguite le regole. Se i vostri negozi sono chiusi»  prosegue «è anche colpa vostra. Tu che ambisci a una vita normale sei parte del problema».