Covid, le Asl rialzano la guardia Letti occupati nel day hospital

22 Agosto 2023

Pescara fa da apripista in regione: prima riunione per organizzare tamponi e vaccini

PESCARA. L’Abruzzo si riarma contro il Covid. Il campanello d’allarme è suonato venerdì scorso nell’ospedale “Spirito Santo” di Pescara. «Dei 18 letti a disposizione nel day hospital Covid, ben 17 erano occupati da pazienti fragili», rivela al Centro il primario di Malattie infettive, Giustino Parruti. Pazienti fragili che hanno contratto il Covid attraverso nuove varianti ma che sono stati prontamente sottoposti alle terapie antivirali. «La circolazione del virus c’è», afferma l’infettivologo, «le conseguenze sono però mitigate grazie a un’immunità ibrida forte. Fanno eccezione i fragili che corrispondono a una fetta di popolazione pari al 12 se non al 15%».
LA RIUNIONE A PESCARA
È una situazione complessa e incerta, quella che in molti Paesi vede una crescita dei casi di Coronavirus legati alla circolazione di nuove varianti anche secondo il Centro europeo per il controllo delle malattie è «improbabile» che si possano raggiungere livelli simili ai picchi osservati in passato. Di sicuro è opportuno rialzare la guardia. La Asl di Pescara, facendo da apripista in Abruzzo, ha convocato ieri mattina una riunione per stabilire un nuovo piano di prevenzione attraverso l’esecuzione di tamponi ai ricoverati. E poi, secondo il ministero della Salute, le Regioni devono prepararsi a una campagna autunnale di vaccinazioni, soprattutto per anziani e fragili, come annunciato recentemente da una circolare. Sono soprattutto due, attualmente, le varianti considerate le principali responsabili dell'aumento dei casi di Covid-19, ed entrambe sono fra le ultime arrivate della grande famiglia Omicron.
La prima è l’EG.5 o Eris. La seconda variante fa parte della famiglia XBB.1.5, detta Kraken. All'inizio di luglio aveva cominciato a defilarsi, ma ora è comparsa una mutazione di un amminoacido che rende la trasmissione più facile, al punto che è stata designata come “variante di interesse” dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) questo mese, poiché i casi aumentano a livello globale.
L’ULTIMO BOLLETTINO
Riguarda il periodo 10-16 agosto 2023 e, occorre precisare, non registra la reale situazione visto il basso livello di tracciamento dei virus. I risultati dei test della settimana sono comunque i seguenti: sono stati 123 i nuovi casi positivi su 1.572 tamponi (tamponi molecolari + test antigenici) con una incidenza del 7,8% (la settimana precedente era 7,1%). Il bilancio dei pazienti deceduti non ha registrato nuovi casi e rimane a 3.983. Mentre gli attualmente positivi in Abruzzo sono 1.521. Di questi, 8 pazienti sono ricoverati in ospedale in area medica. Le terapie intensive invece sono vuote, ma non i day hospital.
LA NUOVA VACCINAZIONE
In concomitanza con la campagna antinfluenzale per la stagione 2023/24, è previsto anche l’avvio di una campagna nazionale di vaccinazione anti Covid-19 con l’utilizzo di una nuova formulazione di vaccini la cui approvazione da parte di Ema e Aifa dovrebbe avvenire per la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno e di cui si prevede la disponibilità di dosi a partire da ottobre.
L’obiettivo della campagna nazionale, secondo la circolare del ministero della Salute, è quello di prevenire la mortalità, le ospedalizzazioni e le forme gravi di Covid-19 nelle persone anziane e con elevata fragilità, e proteggere le donne in gravidanza e gli operatori sanitari.
A questi gruppi di persone (il cui elenco è riportato nell’articolo che pubblichiamo in basso) sarà raccomandata e offerta una dose di richiamo che vale 12 mesi. La vaccinazione potrà inoltre essere consigliata a familiari e conviventi di persone con gravi fragilità.
LE NUOVE REGOLE
Le persone risultate positive a un test diagnostico molecolare oppure antigenico per Sars-CoV-2 non sono più sottoposte alla misura dell’isolamento. Ma nel periodo di malattia è consigliato: indossare un dispositivo di protezione delle vie respiratorie (mascherina chirurgica o Ffp2), se si entra in contatto con altre persone. Se si è sintomatici, rimanere a casa fino al termine dei sintomi. Applicare una corretta igiene delle mani.
E ancora: evitare il contatto con persone fragili, immunodepresse, donne in gravidanza. Informare le persone con cui si è stati in contatto nei giorni immediatamente precedenti alla diagnosi, se anziane, fragili o immunodepresse. Contattare il proprio medico curante se si è persona fragile o immunodepressa, se i sintomi non si risolvono dopo tre giorni oppure se le condizioni cliniche peggiorano.
CONTATTI CON CASI DI COVID
Per queste persone non si applica nessuna misura restrittiva. Si raccomanda comunque che le stesse pongano attenzione all’eventuale comparsa di sintomi suggestivi di Covid-19 (febbre, tosse, mal di gola, stanchezza) nei giorni immediatamente successivi al contatto.
Nel corso di questi giorni è opportuno che la persona eviti il contatto con persone fragili, immunodepressi, donne in gravidanza. Se durante questo periodo si manifestano sintomi suggestivi di Covid-19 è raccomandata l’esecuzione di un test antigenico, anche autosomministrato, oppure molecolare.
QUALI SONO I SINTOMI
I sintomi delle nuove varianti Eris e Kraken sono molto simili a quelli delle precedenti mutazioni di Omicron: mal di gola, naso che cola o chiuso, tosse secca, mal di testa, tosse grassa, raucedine, dolori muscolari e articolari, alterazioni del senso dell’olfatto. Nei casi più gravi, anche il respiro corto, il battito cardiaco accelerato, la nausea, il vomito e la diarrea potrebbero essere sintomi di infezione da Covid 19.
La durata dei sintomi dipende da molti fattori, compreso l’aggiornamento delle vaccinazioni e l’uso di antivirali come il Paxlovid. Alcune persone si sentiranno meglio dopo soli tre giorni, mentre altre avranno ancora sintomi dopo 10 giorni, e persino settimane dopo.
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