Covid: molte reinfezioni e altri 18 anziani deceduti

Ma il totale dei nuovi contagiati scende del 23%, e diminuiscono anche i ricoveri Le due facce del virus che continua a colpire ultra 70enni e chi ha pochi anticorpi
PESCARA. Il nuovo report conferma una doppia emergenza Covid: reinfezioni e morti. Ma al numero alto di guariti che si riammalano accompagnato dai numerosi decessi di persone anziane fa da contraltare sia la curva in discesa progressiva dei nuovi contagi sia il calo della pressione sugli ospedali.
IL REPORT.
Sono 1.831 i casi di Covid registrati tra il 21 e il 27 gennaio. Sono emersi dall'analisi di 3.666 tamponi molecolari e 10.116 test antigenici. Il totale dei contagi sale a 647.542; 35.462 sono reinfezioni (+ 996 rispetto a venerdì 20 gennaio). I decessi recenti sono 18 (di cui 6 risalenti a periodi precedenti e comunicati in ritardo dalle Asl) e riguardano pazienti di età compresa tra 75 e 98 anni: il bilancio delle vittime sale a 3.895. Gli attualmente positivi sono 11.178 (-1100) scorso): 111 pazienti (-44) sono ricoverati in ospedale in area medica e 4 (-4 ) in terapia intensiva, mentre i restanti 11.063 malati sono in isolamento domiciliare. I guariti sono 632.469 (+2.913). Del totale dei casi 130.877 sono residenti o domiciliati in provincia dell'Aquila (+ 215 rispetto al 20 gennaio), 186.275 in provincia di Chieti (+969), 154.433 in provincia di Pescara (+440), 153.637 in provincia di Teramo (+226) e 13.194 fuori regione (invariato), mentre per 9.126 (-19) sono in corso verifiche sulla provenienza.
L’ANALISI DEI DATI.
I casi degli ultimi sette giorni fanno registrare una flessione del 23% . Nel periodo dal 14 al 20 gennaio, infatti, i nuovi contagi erano stati 2.376, mentre negli ultimi sette giorni sono stati 1.831. Di conseguenza, scende rapidamente l'incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti, ora a 144 (una settimana fa era 187). In crescita le reinfezioni: più della metà dei casi accertati negli ultimi sette giorni (il 54,5%) riguarda persone che in precedenza avevano già contratto il Covid. complessivamente le reinfezioni sono il 5,5% del totale dei casi da inizio pandemia. In lieve calo il tasso di positività, la cui media nell'ultima settimana è pari al 13,29%, contro il 14,22% della settimana precedente. Sul fronte decessi, analizzando i dati contenuti nel bollettino della Regione, si registra un incremento: nell'ultima settimana le vittime sono state 18, contro le 12 di quella precedente.
Continuano a scendere i ricoveri: in area medica si riducono del 28%, mentrei in terapia intensiva calano del 50%. Il tasso di occupazione dei posti letto scende così al 2% per le intensive (una settimana fa 4%) e all'8% per l'area non critica (11%). A livello territoriale, i numeri scendono ovunque: in testa c'è la provincia di Chieti, con un'incidenza settimanale dei contagi per centomila abitanti pari a 260 (era 293). Segue la provincia di Pescara, con un dato pari a 140 (una settimana fa 175). Poi ci sono Teramo, con 75 (121) e infine L'Aquila con 75 (116).
REINFEZIONI: I RISCHI.
Secondo uno studio eseguito da ricercatori statunitensi su un campione vastissimo, le infezioni ripetute possono contribuire a generare un rischio aggiuntivo per la salute.
I ricercatori hanno preso in esame di più di 5 milioni di persone, di cui un decimo aveva contratto il Covid e 41mila soggetti di quest’ultima porzione si erano anche reinfettati. Lo studio ha evidenziato che, rispetto agli individui che non hanno avuto reinfezioni, quelli che le hanno sviluppate hanno manifestato un aumentato rischio di ospedalizzazione, e anche un maggiore rischio di sviluppare polmonari, cardiovascolari, ematologici, gastrointestinali, muscoloscheletrici, neurologici, diabete e infine problemi di salute mentale. (l.c.)