Crolla la parete della galleria San Silvestro La testimone: «Sembrava un’esplosione»

23 Novembre 2023

Momenti di terrore sulla variante all’altezza di Francavilla, cede il muro di contenimento: ferito un 65enne su una Bmw E tra gli automobilisti bloccati si scatena il panico: «Scorreva acqua dappertutto, pensavamo di restare intrappolati»

PESCARA. Nelle orecchie ha ancora il boato fragoroso del cemento che, al culmine di una giornata di pioggia fitta e ininterrotta, si stacca dal muro di contenimento della galleria di San Silvestro e va a schiantarsi sull’asfalto. Negli occhi, invece, il fuggi-fuggi generale delle automobili in coda nel tunnel della variante che, per la paura di rimanere intrappolate come topi, si affrettano a fare una “inversione a u” e tornare rapidamente indietro. L’automobile sulla quale alle 18.22 viaggiava Maria Giachin assieme a suo figlio era ad appena 50 metri di distanza dalla Bmw che in quel momento stava attraversando la galleria della circonvallazione che da Montesilvano porta a Francavilla al Mare: «Ho sentito un tonfo fortissimo, come se fosse esplosa una bomba: l’intera parete ha ceduto e ha invaso la strada, noi eravamo lì a due passi».
Una tragedia sfiorata soltanto per un caso fortunato. Il 65enne alla guida della Bmw non ha fatto in tempo a frenare ed è finito contro il muro di cemento, venuto giù dalla parete laterale del tunnel San Silvestro. Il mezzo è rimasto per alcuni minuti sospeso, in bilico sui detriti. Dietro un camion bisarca che trasportava alcune automobili, che è riuscito a inchiodare e a salvarsi. Tanta paura, ma fortunatamente l’incidente si è concluso con una corsa al Pronto soccorso e senza conseguenze significative per il 65enne: il referto medico è di alcune contusioni alle braccia riportate dall’automobilista. «Noi eravamo al lato opposto, da Francavilla stavamo tornando a Pescara», prosegue la testimone, Maria Giachin, che ha anche girato un video con il cellulare documentando l’accaduto, «sono originaria di Torino, una città molto piovosa, ma una cosa come quella che ho visto a Pescara oggi (ieri per chi legge n.d.r.) non mi era mai capitata. Eravamo terrorizzati, c’erano le macchine che hanno percorso l’intero tratto della galleria a marcia indietro. Io ho fatto una “inversione a u” e ho cambiato strada, ho attraversato il lungomare per raggiungere viale Marconi. Ma la città era tutta un fiume: via Mazzarino, via largo Isoletta dove abita mio figlio, tutta allagata». Significative anche le parole di un altro automobilista che ha attraversato il tunnel alle 18.15, una manciata di minuti prima del crollo e della successiva chiusura da parte dell’Anas: «Vedevo acqua sia a terra sia sgorgare dalle pareti laterali».
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