D’Alessandro: «Piani tecnicamente falsi»
«I piani di rientro sono tecnicamente falsi, nel senso che si fondano su un presupposto che non è saltato: la sostenibilità del sistema sanitario regionale». Sono parole di Camillo D'Alessandro (foto)...
«I piani di rientro sono tecnicamente falsi, nel senso che si fondano su un presupposto che non è saltato: la sostenibilità del sistema sanitario regionale».
Sono parole di Camillo D'Alessandro (foto), presidente regionale di Italia Viva. «I piani», dichiara il dirigente, «sono incompatibili con quanto emerso dal Rapporto sulle sanità regionali della Ragioneria Generale dello Stato: l'Abruzzo è terz'ultima tra le Regioni per la spesa sanitaria pro capite e tra le primi tre per il ricorso a spese personali per pagarsi le cure».
«I tagli a prestazioni, farmaci e possibili accorpamenti», prosegue il responsabile regionale del partito di Matteo Renzi, «non sono sostenibili, andiamo oltre il fattibile. Mi chiedo come mai nessuno solleva una questione di fondo: com'è stato possibile che gli stessi manager che oggi presentano quei piani di rientro sono gli stessi che nei loro bilanci di previsioni prevedevano i pareggi di bilancio, salvo riscontrare perdite continue, fino a 190 milioni di euro? Ora è necessaria una verifica contabile che sia davvero molto approfondita».
Sono parole di Camillo D'Alessandro (foto), presidente regionale di Italia Viva. «I piani», dichiara il dirigente, «sono incompatibili con quanto emerso dal Rapporto sulle sanità regionali della Ragioneria Generale dello Stato: l'Abruzzo è terz'ultima tra le Regioni per la spesa sanitaria pro capite e tra le primi tre per il ricorso a spese personali per pagarsi le cure».
«I tagli a prestazioni, farmaci e possibili accorpamenti», prosegue il responsabile regionale del partito di Matteo Renzi, «non sono sostenibili, andiamo oltre il fattibile. Mi chiedo come mai nessuno solleva una questione di fondo: com'è stato possibile che gli stessi manager che oggi presentano quei piani di rientro sono gli stessi che nei loro bilanci di previsioni prevedevano i pareggi di bilancio, salvo riscontrare perdite continue, fino a 190 milioni di euro? Ora è necessaria una verifica contabile che sia davvero molto approfondita».