Da Battistini e Traini a Tonacci I vincitori del “Premio Russo”

13 Ottobre 2024

Emozioni e ricordi a Francavilla al Mare durante la serata dedicata ai reportage di guerra L’inviata Rai nel mirino della Russia: «Putin non può dettare le regole del giornalismo»

FRANCAVILLA AL MARE. Non sono mancate le emozioni, ieri, all’XI edizione del Premio Antonio Russo. Durante la serata dedicata ai reportage di guerra, ci si è lasciati andare ai ricordi, ci si è interrogati sull’attualità e il futuro, c’è stato spazio per le risate e soprattutto per le lacrime. «Antonio era un ribelle, animato dalla passione per la verità e la giustizia», ha ricordato Luisa Russo, sindaca di Francavilla al Mare e cugina dell’inviato di Radio Radicale che perse la vita in Cecenia, «sua madre sarebbe stata contenta di questo evento».
L’auditorium di Palazzo Sirena ha accolto gli studenti della scuola superiore Volta, che hanno incontrato i vincitori di quest’edizione, animando un dibattito sul giornalismo di guerra coordinato da Maurizio Di Fazio (L’Espresso, Venerdì di Repubblica). In serata, invece, si è tenuta la cerimonia di premiazione, condotta dal giornalista di La7 e neodirettore de il Centro, Luca Telese.
La giuria composta da Fausto Biloslavo (il Giornale), Gabriella Simoni (Tg5), Guido Alferj (il Messaggero), Toni Capuozzo (Mediaset) e Maurizio Di Fazio hanno individuato sei vincitori per altrettante categorie. Particolarmente coinvolgente la premiazione della giornalista Rai Stefania Battistini e del cameraman Simone Traini, (categorie tv e operatore tv), che alcuni giorni fa sono stati accusati di essere entrati illegalmente in Russia al seguito delle truppe ucraine e colpiti da un mandato di arresto internazionale. «Una forte limitazione della libertà per chi fa l’inviato di guerra e viaggia per il mondo», ha commentato Battistini. «Bisogna far capire a Putin che non può dettare le regole del giornalismo». Premi anche per Andrea Spannaus per la categoria podcast e Fabio Tonacci per la carta stampata. «Quando vai in un posto devi guadagnarti il diritto di raccontarlo», ha detto Tonacci, «e questo lo si fa con lo studio, rispettando i luoghi e le persone». Premio alla carriera a Mauro Galligani, che ha raccontato gli aneddoti dei suoi numerosi viaggi. Tra un reportage e un contributo, c’è stato anche il toccante monologo di Michele Placido, che, accompagnato dal chitarrista Franco Finucci.
Presenti anche il presidente della commissione cultura ed editoria della Camera dei deputati Federico Mollicone, il presidente della Regione Marco Marsilio, l’assessore regionale alle attività culturali Roberto Santangelo e l’assessora comunale di Francavilla, Cristina Rapino.