Da Cerignola a Pescara per rubare auto: 3 arresti

I carabinieri inseguono e bloccano nella notte due fratelli e un loro complice. Sequestati centraline e blocchetti d’accensione di Mercedes e Ford

PESCARA. In trasferta da Cerignola per rubare auto. Tre foggiani sono stati bloccati e arrestati l'altra notte dai carabinieri, a Pescara, proprio mentre armeggiavano attorno a una Fiat Punto parcheggiata in via Monte San Rocco che avevano aperto con uno spadino.

Alla vista della pattuglia sono risaliti a bordo della loro auto, una Ford Fiesta, e si sono allontanati rapidamente nel tentativo di far perdere le tracce, ma a seguito di un breve inseguimento sono stati costretti a desistere perché i carabinieri del Nucleo operativo Radiomobile gli stavano alle costole.

Subito dopo i militari dell'Arma hanno trovato sulla Ford Fiesta tutto l'armamentario che i pugliesi avrebbero utilizzato, probabilmente, per far sparire anche altri mezzi. Il gruppetto è quindi finito agli arresti per il reato di tentato furto aggravato. Si tratta di due fratelli, Savino e Vincenzo Scalzo, di 31 e 33 anni, e Giosuè Branca, 37enne, che hanno già avuto a che fare con le forze dell'ordine in precedenti controlli.

I carabinieri, agli ordini del tenente Salvatore Invidia, ritengono che i tre siano arrivati qui con un piano ben preciso, considerato che nella loro auto hanno trovato alcune centraline e blocchetti d’accensione di motori Mercedes-Benz e Ford con le chiavi inserite, oltre a numerose parti di elettronica di altre case automobilistiche, cioè dei quadri, tutto materiale che generalmente viene utilizzato dai ladri d'auto più evoluti.

I sistemi d’allarme di ultima generazione non sono semplici da manomettere come quelli di una volta e accendere le autovetture oggetto di furto non è più un gioco da ragazzi come un tempo. I professionisti del settore, chiamiamoli così, si sono specializzati, ovviamente, e sanno benissimo in che modo portare via anche i veicoli più sofisticati dal punto di vista della sicurezza.

A tempo di record smontano la centralina e il blocco di accensione originali e montano quelli "nuovi" e il gioco è fatto. Tutto ciò che i tre nascondevano nell'abitacolo, cioè i ferri del mestiere, è stato sottoposto a sequestro e gli accertamenti dei carabinieri sulla banda proseguono perché si vuole capire la provenienza dei pezzi, che potrebbero essere rubati, e accertare la sussistenza di altre eventuali responsabilità in capo agli indagati.

Intanto, dopo aver trascorso la notte in camera di sicurezza, i foggiani sono stati sottoposti a giudizio con rito direttissimo ed è stato disposto che Vincenzo Scalzo sia detenuto in carcere. mentre per fratello e Branca devono rispettare l'obbligo di dimora a Cerignola.

Flavia Buccilli

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