Da oggi a Cannes il cartone animato made in Pescara

Il regista Steven Spielberg è diventato presidente degli Stati Uniti, e un giorno decide di dichiarare guerra al Mahaba, Stato africano, dando anche il via a una propaganda del terrore, secondo cui...

Il regista Steven Spielberg è diventato presidente degli Stati Uniti, e un giorno decide di dichiarare guerra al Mahaba, Stato africano, dando anche il via a una propaganda del terrore, secondo cui chiunque non è bianco è un potenziale terrorista; ciò scatena la rivolta violenta degli afroamericani negli Stati Uniti.

È la trama in pillole di “Too Bad”, un cartone animato pescarese che parteciperà al prestigioso MipTv di Cannes, il maggiore mercato internazionale dedicato ai contenuti audiovisivi per la televisione e la Rete. “Too Bad”, disegnato e diretto da un talento di vent’anni, Lorenzo Berghella, e prodotto dalla RòFilm di Alessandro e Cristiano Di Felice, sarà presentato al Palais des Festivals, dove dall’8 all’11 aprile si svolgerà la 50ª edizione del MipTv. Peraltro nei giorni scorsi la società di produzione pescarese, che aveva intanto caricato il trailer del film sul portale del festival, è stata già contattata da un colosso come la Fox e da altre case internazionali: richieste di appuntamenti a Cannes sono arrivate tra le altre da una consociata della Pixar, e da una società dell’India, seconda industria cinematografica mondiale dopo gli Stati Uniti.

«Nessuna richiesta invece dall’Italia. Ma la cosa non ci stupisce, “Too Bad” è più un prodotto internazionale», spiegano i fratelli Di Felice, fondatori cinque anni fa a Pescara della RòFilm e della RòFilmLab, la parallela scuola di regia e recitazione che ha formato oltre 100 allievi in quattro anni di corsi biennali e workshop, condotti oltre che dai titolari da nomi come Marco Spoletini (montatore per Matteo Garrone), il direttore della fotografia Michele D’Attanasio (vicepresidente Aic), Daniele Guarnera, Daniele Ciglia, Zulima Memba. Proprio nei corsi della RòFilmLab è sbocciato il talento Lorenzo Berghella: «Abbiamo notato subito le sue qualità e deciso di produrlo, comprando i diritti di una sua storia a fumetti. “Too Bad” è il risultato del lavoro condotto nella nostra scuola. Un lavoro durato tre anni, con una lunga fase di sperimentazione. Lorenzo ha lavorato incessantemente senza tregua, disegnando a mano un fotogramma alla volta e dipingendo ad acquarello gli sfondi, poi scannerizzati. Il film ha anche coinvolto allievi e docenti del corso di recitazione nel doppiaggio, sia in italiano che in inglese». Distopia ambientata in un futuro prossimo, “Too bad”, di cui Il Centro ha visto in anteprima il trailer, è una black comedy animata e a colori, un cartone per adulti sullo stile di “Valzer con Bashir” di Ari Folman e “Waking Life” di Richard Linklater (probabilmente sarà vietato ai minori di 14 anni), costituito da cinque puntate da venti minuti l’una. «Può diventare una serie tv, o un film lungometraggio. È un prodotto ideale per la televisione digitale, che con il suo avvento e i suoi tanti canali ha aperto molte possibilità». Più in dettaglio, "Too Bad" è un viaggio all’interno di Bangland, città degli Stati Uniti, mentre il presidente in carica Spielberg dichiara guerra allo Stato africano del Mahaba e inizia una campagna d’odio contro i neri, additati come potenziali terroristi. Alla vigilia delle elezioni presidenziali, che potrebbero chiudere l’amministrazione Spielberg, s’incrociano le storie degli abitanti di Bangland: Charlie Tucano e Tony Beretta, inquisitori prezzolati dal telepredicatore Gold, influente personalità religiosa; Loogie Boogie, strozzino irlandese alle prese con una figlia vittima di pedofilia; Dante Blank, autore televisivo finito sotto le mire di Gold per la sua sit-com di satira sul Cristianesimo. «Non deve stupire uno Spielberg presidente degli Usa. Non sarebbe la prima volta per un uomo di spettacolo, vedi Ronald Reagan. Inoltre non dimentichiamo che l’industria cinematografica è la seconda del Paese, dopo quella delle armi».

. Anna Fusaro

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