Pescara, carcere San Donato

PESCARA

Detenuti appiccano incendio in carcere, 4 agenti in ospedale

Bruciati i materassi, la protesta del sindacato Sinappe: è la seconda volta in dieci mesi

PESCARA. Paura nella casa circondariale San Donato di Pescara dove, come riferisce una nota del sindacato Sinappe, si è verificato nei giorni scorsi l'ennesimo caso di incendio appiccato da un detenuto (di nazionalità straniera), che voleva protestare dopo essere stato posto in isolamento per motivi disciplinari. Il detenuto ha dato fuoco al materasso e al cuscino, materiali che a quanto pare avevano superato da tempo la scadenza della certificazione ignifuga, perdendo così tutte le caratteristiche che la normativa vigente prevede in materia. Il tempestivo intervento della polizia penitenziaria è stato provvidenziale per spegnere le fiamme, ma quattro agenti hanno dovuto far ricorso alle cure mediche, nel reparto di emergenza dell'ospedale di Pescara, causa una leggera intossicazione.

"È evidente che tutto ciò poteva essere evitato" scrivono i rappresentanti dei lavoratori, "e che solo grazie al pronto intervento dei polizotti il fatto non è degenerato in un evento di più ampia e grave risonanza" rileva Roberto Santini - segretario generale del Sinapp e "anche perché, già 10 mesi fa, era accaduto un episodio analogo che aveva visto due detenuti dare alle fiamme i materassi. In 10 mesi, l'amministrazione penitenziaria non ha sopperito alle gravi mancanze, in quel caso  registrate e lamentate. Riteniamo più che opportuno" chiosa Santini "che l'amministrazione tuteli maggiormente la sicurezza degli istituti di pena e del personale presente».