centro antiviolenza, iniziativa con il comune 

Donne maltrattate, nuovi aiuti 

Progetto di Ananke: nella sede di via Tavo nasce lo sportello lavoro

PESCARA. Uno spazio polifunzionale dedicato all'accoglienza di donne e bambini, dove partecipare a incontri, dibattiti, leggere un libro o trovare un supporto nella fase di ricerca di un lavoro. Al primo piano della struttura di via Tavo 248, che già ospita il centro antiviolenza Ananke, è stato creato un centro interculturale femminile, nell'ambito del progetto S.fe.ra (spazi femminili recuperati), promosso dall'associazione e co-finanziato dalla Presidenza del consiglio dei ministri e dal Comune di Pescara.
L’iniziativa sviluppata con il bando Periferie si avvale di un finanziamento triennale di 240 mila euro, ma la programmazione ha una durata decennale. Il progetto è stato presentato dall'assessore alle Politiche sociali Adelchi Sulpizio, dalla presidente della commissione Politiche sociali Maria Rita Carota e dalla presidente di Ananke onlus Doriana Gagliardone.
«La lotta alla violenza non si compie solo il 25 novembre», ha sottolineato l'assessore. «La donna che subisce maltrattamenti ha bisogno di un’assistenza che non termina con il momento della denuncia. Dall’analisi dei dati dell’ultimo anno è emersa l'importanza di autonomia economica per allontanare le vittime dal contesto di violenza in cui si trovano. Per questo bisogna intervenire sull'occupazione». Il progetto S.fe.ra si sviluppa su tre linee di intervento: l’intercultura e l’inclusione sociale, l’occupabilità e la prevenzione. L’iniziativa prevede la creazione dello spazio di accoglienza polifunzionale e l’attivazione di uno sportello itinerante antiviolenza, che girerà per la città. Verrà strutturato uno sportello lavoro specializzato per le donne, anche grazie alla presenza di postazioni di consultazione nello spazio S.fe.ra, infine verranno realizzate attività di animazione territoriale per stimolare la partecipazione attiva cittadina. «Pescara non aveva uno spazio al femminile di condivisione», ha evidenziato Gagliardone. «Il lavoro al fianco delle donne vittime di violenza è molto complesso ed è necessario dare risposte sempre nuove a bisogni che mutano continuamente».
«Dare un'opportunità in più alle donne fragili è importantissimo», ha aggiunto Carota. «È altrettanto necessario programmare azioni di prevenzione, anche sui maltrattanti».
L'inaugurazione della sede rientra tra le iniziative di Ananke per la giornata internazionale sulla eliminazione della violenza contro le donne. Tra queste la messa a dimora del corbezzolo, scelto per la sua capacità di resistere anche agli incendi e di rigenerarsi, che quest’anno è stato piantumato di fronte alla sede del centro antiviolenza, anche per celebrare i 15 anni di attività dell'associazione. Per l'anniversario, Ananke ha deciso di ripercorrere il lavoro svolto attraverso le immagini del fotografo Stefano Schirato e le testimonianze raccolte dalla giornalista Jenny Pacini che hanno incontrato una donna accolta nella casa rifugio e una vittima seguita dal centro antiviolenza.