«Due scarichi sospetti sul lungofiume»

Nuove segnalazioni degli ex assessori Fiorilli e Foschi: avvertiremo la Capitaneria e i carabinieri

PESCARA. L’ex vice sindaco Berardino Fiorilli e l’ex assessore comunale Armando Foschi, ora esponenti dell’associazione Pescara mi piace, hanno segnalato due scarichi sospetti lungo il fiume Pescara, nelle vicinanze del cantiere per la realizzazione del ponte nuovo.

«A questo punto», hanno detto ieri, «torniamo a chiedere a chi appartengano quegli scarichi, cosa trasportino e se siano o meno autorizzati. Se sono abusivi sfidiamo il sindaco a provvedere alla loro immediata chiusura, come del resto ordinato nei giorni scorsi dal governatore D'Alfonso». «Nel frattempo», hanno proseguito Fiorilli e Foschi, «lunedì mattina (domani, ndr) provvederemo a inoltrare apposita segnalazione alla Direzione marittima-Capitaneria di porto, al Noe dei carabinieri e al Corpo forestale dello Stato, mentre al sindaco Alessandrini torniamo a chiedere l'immediata revoca della tassa sul turismo, che rappresenta la mazzata finale a una stagione balneare. Stagione che partirà in modo disastroso, in piena emergenza inquinamento per il mare, con un porto inagibile per il traffico passeggeri e un aeroporto sul punto di chiudere».

Tredici giorni fa, dopo aver ricevuto, a nostra volta, la segnalazione di alcuni ciclisti, abbiamo denunciato la presenza di due scarichi: il primo, più piccolo, da 60 centimetri di diametro; il secondo da 220 centimetri di diametro, entrambi incassati nel terreno. Da entrambi fuoriesce una melma scura e maleodorante, che sversa direttamente nel fiume, due scarichi peraltro oggi ben visibili dalla pista ciclabile proprio a ridosso del cantiere del ponte nuovo, al di sotto del ponte di ferro, e che sarebbero emersi a causa dell’opera di disboscamento della sponda necessaria per consentire la movimentazione dei mezzi del cantiere».

«Abbiamo chiesto al sindaco Alessandrini», ha affermato Fiorilli, «di ufficializzare se fosse o meno a conoscenza di quelle due presenze e, in caso affermativo, di rendere pubblica l'origine dei due scarichi, ovvero che tipo di liquido trasportassero e scaricassero nel fiume. In questi tredici giorni ne abbiamo lette di tutti i colori, con il governatore D'Alfonso che convoca riunioni e ordina ai sindaci di 17 territori di effettuare sopralluoghi lungo le sponde e otturare subito gli eventuali scarichi abusivi, e l'assessore Del Vecchio che invece fa tutt'altro: scarica sul Comune di Tocco da Casauria la responsabilità dell'inquinamento del fiume e poi va a verificare i depuratori delle aziende comunali, come il mattatoio, ovviamente in regola».

«Le uniche iniziative che ha saputo adottare il sindaco», ha concluso Foschi, «come l'istituzione della tassa di soggiorno, vanno evidentemente contro il turismo cittadino che uscirà con le ossa rotte dalla stagione 2016. Per questo la nostra associazione chiede al sindaco la revoca immediata della delibera di giunta con la quale è stato introdotto un balzello ridicolo, in questo momento, che determinerà la fuga dei turisti».

©RIPRODUZIONE RISERVATA