E domani il caso in commissione

In Comune seduta sul sansificio. D’Incecco (Fi): «Attesi due mesi per convocarla»

PESCARA. Domani, alle 11, si riunirà la commissione Ambiente del Comune per affrontare il caso del sansificio. La richiesta di una riunione era stata presentata dal vice capogruppo di Forza Italia Vincenzo D’Incecco, che ora polemizza sui ritardi nella convocazione. «Hanno atteso due mesi per convocare una seduta su un argomento così importante per la città», ha detto. Pronta la replica del presidente della commissione Fabrizio Perfetto. «Rimango stupito delle rimostranze di D’Incecco», ha affermato, «questo dopo aver subìto come tutti i cittadini l’inutile paralisi dei lavori del consiglio durata giorni e causata dall’ostruzionismo inscenato dalla minoranza di cui egli stesso fa parte».

Tempo fa D’Incecco aveva presentato anche un’interrogazione per sapere se il sindaco fosse a conoscenza delle verifiche dell’Arta e se, come responsabile della salute dei cittadini, avesse avviato con l’Arta qualche iniziativa per verificare la correlazione tra cattivi odori ed emissioni del sansificio. Gli aveva risposto il vice sindaco Enzo Del Vecchio inviandogli una dettagliata relazione su ciò che era accaduto fino al 12 gennaio scorso.

Intanto, in Provincia, la commissione Ambiente si è già riunita la settimana scorsa per parlare del sansificio. E ieri su questa questione è intervenuta la presidente Annalisa Palozzo. «La Provincia», ha detto, «sin dall’inizio della problematica legata al sansificio, ha gestito la situazione nel pieno rispetto delle regole, utilizzando gli strumenti della vigilanza per garantire la salvaguardia della salute pubblica e il rispetto dell’ambiente, nella logica non di reprimere, ma di riportare l’impresa nei limiti di legge».

«Il problema», ha aggiunto la Palozzo, «è stato seguito durante tutto l’iter procedurale in commissione Ambiente, dove si è concordato con il relativo ufficio di effettuare tutti i controlli del caso per verificare sia il rispetto delle normative, sia delle prescrizioni rilasciate in fase autorizzativa: dalle emissioni, allo stoccaggio della sansa, ai registri di carico e scarico».

La presidente ha poi confermato la richiesta al sansificio di non riaccendere l’impianto. «L’impresa», ha sottolineato, «è invitata a non procedere alla riattivazione, finchè non si verificherà l’effettivo ripristino del sistema di abbattimento e il rispetto di tutti i limiti per gli inquinanti atmosferici, anche ripetendo il campionamento. L’impianto dovrà essere messo in funzione solo per il tempo necessario al nuovo campionamento».

©RIPRODUZIONE RISERVATA