E l’Udc commissaria i vertici locali

22 Settembre 2023

Il segretario Cesa affida l’incarico a Pesce, parte la protesta dei dirigenti provinciali

PESCARA. È bufera all’interno dell’Udc provinciale. Ieri una nota dell’Unione di centro ha annunciato il commissariamento a livello provinciale del partito, finora guidato dal presidente Andrea Colalongo. Ed è scoppiata una sorta di rivolta della dirigenza locale. Ma andiamo con ordine.
«Novità nell’Udc Abruzzo e in particolare a Pescara», è scritto in una nota inviata ieri dall’Udc, «il segretario nazionale Lorenzo Cesa ha infatti nominato commissario provinciale Simonetta Pesce. Diamo il benvenuto e auguriamo buon lavoro al neo commissario, ringraziamo l’uscente Andrea Colalongo per il lavoro svolto in questi anni, con la speranza di vederlo ancora impegnato in altri ruoli all’interno del nostro partito». «Nel contempo», si legge ancora, «l’Udc ufficializza il rientro (già nei fatti avvenuto da qualche settimana) a tutti gli effetti del capogruppo al Comune di Pescara Massimiliano Pignoli, che lo scorso anno si era autosospeso in disaccordo con la linea politica regionale».
E ancora: «Il neo commissario di Pescara è già al lavoro assieme al portavoce regionale Gianfranco Giuliante alla stesura del programma politico e alla composizione delle liste elettorali in vista delle elezioni di marzo 2024 in Regione e di maggio a Pescara, oltre che per gli appuntamenti elettorali del nuovo anno. Nei prossimi giorni il neo commissario incontrerà sindaci e amministratori locali delle giunte di centrodestra per un primo giro di orizzonti. Il commissario si è già incontrato con il segretario organizzativo nazionale Vincenzo Serraiocco».
Subito dopo la nomina, il presidente dell’assemblea Vittorio Iovine e il coordinatore Colalongo hanno scritto a Cesa, al presidente nazionale Antonio De Poli e al segretario regionale Enrico Di Giuseppantonio. «Il coordinamento provinciale Udc di Pescara», si legge nella lettera, «appresa la possibile sostituzione del coordinatore provinciale, sentiti i coordinatori comunali e i responsabili di Nuova Pescara, area vestina e Val Pescara, dopo ampio dibattito, contestando metodo e contenuto della scelta, ritenuta irragionevole e immotivata, delibera di chiedere l’immediato congelamento di eventuali azioni intraprese in tale ottica; di interessare della questione gli organi regionali; di procedere all’esternazione del dissenso mediante scioglimento dell’organismo con dimissione unanime di tutti i componenti».(a.ben.)