E le sarte di Silvi le cuciono in casa 

Il fai da te della solidarietà in piena emergenza. Anche a Campli un’azienda si riconverte

SILVI. Una catena di solidarietà partita da Facebook per sopperire alla carenza di mascherine. L’ha creata Sabrina Del Trappeto, moderatrice della pagina “Silvi nell’anima” che, dovendo accompagnare il padre in ospedale, non riusciva a trovare delle mascherine. Sulla pagina Facebook che raggruppa migliaia di silvaroli ha trovato una sarta in grado di farle. «E così è partito il passaparola», racconta Del Trappeto che ha pubblicato su “Silvi nell’anima” l’annuncio. «Non sono come le mascherine che si comprano in farmacia, non sono dispositivi sanitari, ma fino a quando ci sarà carenza noi le faremo, meglio di niente», dichiara Del Trappeto che ha creato una catena: lei prede gli ordini e cura le consegne e due sarte che adesso non lavorano, Gabriella Esposito e Filomena Cipolloni, le cuciono.
«Ne fanno una quindicina al giorno ma le richieste sono superiori», continua Del Trappeto, «ne abbiamo già consegnate alcune a polizia municipale e Protezione civile di Silvi, ad alcune pattuglie della Polstrada e alle dipendenti del Lidl». Tutto è rigorosamente gratuito. «Noi non chiediamo soldi, ma solo materiale per confezionarne altre: stoffa ed elastici. Anzi lanciamo un appello: chi può ci dia il materiale». Anche perchè adesso le due sarte stanno cucendo mascherine per una casa di riposo e per alcune infermiere dell’ospedale di Pescara.
C’è invece chi le mascherine le fa in fabbrica. E’ “La Blu” di Campli che produce abbigliamento da donna, ma ora produce mascherine chirurgiche a due teli di tessuto Tnt, come per legge. Spiega il titolare Sabatino Di Domenicantonio: «L’abbigliamento è uno dei settori più colpiti da questa emergenza: noi abbiamo consegnato la merce ma visto che i negozi sono chiusi non sappiamo quando verremo pagati. Perciò abbiamo pensato di “riconvertirici”: non solo per aiutare in questa emergenza, ma anche per produrre. Abbiamo chiesto anche l’autorizzazione per fare le Ffp2 e Ffp3: appena arriva, inizieremo». Al momento l’azienda ne produce 5-600 al giorno, ma presto conta di aumentare. (a.f.)