PIANO D’ORTA. Un’esplosione nella notte. E al mattino, al risveglio, la scoperta dei vetri rotti lungo le pareti esterne delle abitazioni e un buco sull'asfalto. Il boato che i residenti del civico 1 di piazza Donegani, a Piano D’Orta, frazione di Bolognano, hanno sentito intorno alle tre e mezza della scorsa notte, forse è stato provocato da un mortaretto, o una bomba, tradizionalmente utilizzati per festeggiare. Forse una goliardata finita male.

Non si conoscono, al momento, gli autori del gesto ma dai residenti stanno per partire le denunce contro ignoti. Dopo la segnalazione, sul posto ieri mattina sono subito arrivati i carabinieri di Scafa per i rilievi del caso e la raccolta delle testimonianze. Ad arrivare anche gli amministratori comunali, il vice sindaco Luca Trovarelli allertato dalle famiglie del rione, e i consiglieri Ginello Cimini e Vincenzo Nuccitelli.

«I residenti dei civici 1, 4 e 5, hanno sentito un botto e si sono molto spaventati», ha raccontato il vice sindaco dopo il sopralluogo, «al risveglio, hanno trovato i vetri in frantumi lungo le pareti dello stabile 1 e ci hanno immediatamente contattati. Subito, insieme ai consiglieri, abbiamo segnalato la vicenda ai carabinieri di Scafa che sono prontamente intervenuti per i rilievi».

Fortunatamente non si sono registrati feriti, ma solo danni alla palazzina del civico 1. Gli altri due stabili sono stati risparmiati ma comunque i residenti, colti nel sonno, hanno riferito di essersi molto spaventati. Al momento si segue l’ipotesi di una bravata, ma le indagini vanno avanti per scoprire gli autori del gesto. E rintracciarli è più difficile considerando che nella zona non sono presenti sistemi di videosorveglianza.

«Non ancora», prosegue il vice sindaco Trovarelli, «ma stiamo provvedendo all'installazione di sette telecamere sul territorio con i fondi dei bandi Pnrr. Intanto», anticipa il vice sindaco, «lunedì mattina ci recheremo dai carabinieri per inoltrare denuncia contro ignoti. Per ora soltanto tanta paura da parte dei residenti che però chiedono di sapere cosa sia successo e perché quell'ordigno è stato fatto esplodere sotto la loro casa».

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