l’incontro in ateneo

Fallimenti delle aziende i tre strumenti per evitarli

PESCARA. Concordato preventivo, accordi di ristrutturazione e composizione delle crisi da sovraindebitamento. Questi i tre temi al centro incontro di studio e di una tavola rotonda che si sono svolto...

PESCARA. Concordato preventivo, accordi di ristrutturazione e composizione delle crisi da sovraindebitamento. Questi i tre temi al centro incontro di studio e di una tavola rotonda che si sono svolto ieri nell’aula Federico Caffè della facoltà di Economia dell’università D’Annunzio. Di spessore gli ospiti e i relatori dell’appuntamento, tra questi Sergio Cosentino, presidente del centro studi concorsuali, Antonio Didone, consigliere della corte suprema di Cassazione, Elena Frascaroli, docente dell’ateneo di Bologna e Anna Fortieri, giudice fallimentare del tribunale di Pescara. «L’obiettivo di questi tre strumenti», sostiene Didone, «è quello di far arrivare sempre meno gente al fallimento, anche perché senza questi tre passaggi vale sempre la regola del più forte, ovvero di colui che per primo presenta atti di pignoramento». Stessa idea anche per il giudice Fortieri: «Finora abbiamo avuto 6 concordati e 50 fallimenti nel 2012. Dobbiamo cercare di ridurre la forbice tra questi due numeri. Poi bisogna evitare di arrivare a uno di questi strumenti quando ormai la situazione non è più recuperabile». (l.z.)

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