Un artificiere raccoglie una delle buste con i presunti ordigni lasciati in città (foto di Giampiero Lattanzio)

PESCARA

False bombe in città, chi è la sospettata numero uno

Indagata Lady Coumadin, la donna accusata di aver tentato di uccidere il secondo marito con il medicina anticoagulante. Proprio ieri mattina sarebbe dovuta comparire nel processo. E' stata interrogata, si è sentita male

PESCAR. E' soprannominata "Lady Coumadin" perché accusata di aver tentato di uccidere il secondo marito, con la complicità del figlio, utilizzando appunto il farmaco anticoaugulante che, se usato in modo sbagliato, può causare sanguinamento.

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Il suo vero nome è Daniela Lo Russo ed è lei la indiziata numero uno per aver ieri mattina collocato le false bombe (cinque buste) in diversi punti della città. Proprio quando era attesa in tribunale per un’udienza nella quale il pm è Rosangela Di Stefano, il magistrato il cui nome compare sui foglietti lasciati in giro dal falso attentatore e /o mitomane.

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La donna è iscritta nel registro degli indagati dal sostituto procuratore Salvatore Campochiaro: la casa e il suo studio sono stati subito perquisiti, è stato sequestrato un computer, e lei è stata portata in questura dove avrebbe accusato una crisi epilettica per cui è stato necessario il trasferimento  in ospedale.

Gli investigatori hanno pochi dubbi: dietro quella sorta di burqua nero, mascherina e occhiali scuri con i quali si sarebbe nascosto l'attentatore ci sarebbe una donna. Lo confermerebbero le prime immagini degli impianti di sorveglianza alle quali oggi si sono aggiunte (e state vagliate) altre.

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