Pescara

Fatime morta in mare, ultimo saluto tra le lacrime. I genitori: «Non è un addio, è un arrivederci»

11 Agosto 2025

Pescara: nella sala della parrocchia di via Vespucci, il sindaco Carlo Masci, gli insegnanti e i compagni di scuola. Il papà. “Grazie pescaresi”. Il parroco che l’ha vista crescere al doposcuola: «Emanava una luce diversa, di speranza e ottimismo»

PESCARA. «L’amore e la solidarietà che ci avete dimostrato ci confermano ciò che abbiamo sempre pensato di questa città che, fin dall’inizio, non ci ha mai fatto sentire come stranieri ma come parte integrante della comunità. A Fatime vogliamo dire questo: non è un addio, è un arrivederci». È con queste parole che i genitori Denis e Macire Lassou danno l’ultimo saluto alla loro Fatime, la 12enne annegata lo scorso 24 luglio nel tratto di mare tra gli stabilimenti Jambo e Plinius mentre faceva il bagno con sorelle e cugini.

Dopo il funerale privato con rito musulmano, ieri la camera ardente per l’ultimo saluto con rito cattolico nella sala del Santuario del Cuore Immacolato di Maria in via Vespucci. La celebrazione della Santa Messa è stata affidata al parroco, originario del Burkina Faso, padre Albert Sedogo,legato alla famiglia Lassou da un profondo legame avendo seguito la crescita della piccola Fatime nel doposcuola che frequentava in parrocchia.

Ad accompagnare l’ingresso del feretro nella sala del Santuario il pianto disperato della madre Macire affiancata dai parenti più stretti. A seguirla, il sindaco Carlo Masci e l’assessore Valeria Toppetti, amici, familiari, maestre e compagni di scuola. Un dolore condiviso per Fatime, «solare, piena di vita e sempre pronta a tendere una mano», la ricorda poi padre Albert. Che prosegue: «È un momento difficile da affrontare, ma è anche un momento di gratitudine perché abbiamo avuto l’onore di avere Fatime con noi. Era una bambina educata, obbediente, tranquilla e fiduciosa. Fin da subito ho capito che era diversa dagli altri: discreta, particolare, e allo stesso tempo capace di emanare una luce positiva, fatta di speranza e ottimismo».

Esposti sulle pareti i cartelloni realizzati dai compagni di classe di Fatime con foto e ricordi dei momenti vissuti insieme: «Il tuo dolce sorriso rimarrà sempre nei nostri cuori»; «Cara Fatime, ci manchi tantissimo ed è terribile sapere che non potrai realizzare il sogno di diventare dottoressa». Al momento dei saluti, compagni di scuola e amici si stringono attorno al feretro lasciando fiori e orsetti di peluche.

A ricordare Fatime sono anche le docenti del Comprensivo 2 dove la bambina ha frequentato la scuola primaria: Adina Verì, Maria Assunta Stanzione, Valeria D’Alonzo, Lorenza Fioriti, Sabrina Martinelli, Martina Padovani e Miriana Michetti. «La nostra dolcissima Fatime voleva parlare, voleva crescere insieme ai bambini della sua età, aveva sogni da costruire: era un’alunna modello, di buona educazione e con valori solidi. Ci ha donato sorrisi, amore e tanto rispetto».

Presente, per il Coni, Giuliano Natale, istruttore di Fatime e coordinatore del progetto “Lo sport non va in vacanza” al quale la bambina aveva preso parte allo stadio dai primi di giugno. «Quel giovedì Fatime doveva passarlo con noi allo stadio, ma aveva scelto di andare al mare. Quando abbiamo appreso la notizia non volevamo crederci, il nostro cuore si è fermato. Non la dimenticheremo mai».

Addolorato il sindaco Carlo Masci che nell’esprimere le sue condoglianze alla famiglia, ha invitato l’intera comunità a non dimenticare quanto accaduto e a mantenere un atteggiamento «solidale e accogliente» verso chi ne ha più bisogno. «Siamo di fronte a una morte triste: una bambina splendida che, nel fiore degli anni, perde la vita nelle nostre acque. I suoi bellissimi occhi si sono chiusi per sempre, ma il suo ricordo deve continuare a vivere in ciascuno di noi». Poi un minuto di silenzio mentre padre Albert invita i presenti a inviare un pensiero «alla dolce Fatime». Il feretro è stato portato al cimitero di San Silvestro per una sepoltura temporanea in attesa del nulla osta per il trasferimento in Guinea, sua terra d’origine. Il suo ultimo viaggio per il quale la città ha raccolto già oltre 13mila euro.