Femminicidio Lettomanoppello, il fratello della vittima: «L'avevo appena riportata a casa dal lavoro»

La vittima, Cleria Mancini
Costantino Mancini è sotto choc: «Non riesco a crederci. Lui? Una mente criminale già da ragazzo»
LETTOMANOPPELLO. «Sono andato io a prenderla in fabbrica a Scafa oggi pomeriggio (ieri ndr). Poi l’ho richiamata 3-4 minuti prima che succedesse, per dirle che le avevo lasciato le chiavi sulla porta di casa, ma non mi ha più risposto». Costantino Mancini parla al telefono mentre il corpo della sorella è ancora sotto un lenzuolo bianco, uccisa a colpi di pistola dall’ex marito. «Non ci ho ancora capito niente», dice attonito, «mi sembra un sogno». È così sconvolto che, dice, «non riesco neanche a provare rabbia. Cleria era con me fino a poco fa».
Signor Costantino, ci aiuti a capire, com’erano i rapporti tra sua sorella e l’ex marito?
«Mia sorella abitava per conto suo da circa cinque anni, da quando si erano separati, anche se non legalmente».
Perché?
«Non andavamo d’accordo. Lui ha sempre avuto problemi, dai 17 anni fino a quando è partito “con la coccia”».
Da quanto stavano insieme?
«Da quando erano ragazzi. Ma lui entrava e usciva di galera. È sempre stato così, lucido e cosciente. Una mente criminale».
E voi, famiglia perbene, cosa dicevate a sua sorella?
«Dicevamo che non andava bene, ma era lei che doveva decidere. Hanno due figli. Ma alla fine si sono lasciati. Anzi, lui l’ha buttata fuori di casa. E lei prima è andata a vivere con nostro padre e poi con il figlio Camillo. Lavorava, ha sempre fatto la sarta».
Com’erano i loro rapporti?
«Non si frequentavano, ma ogni tanto sì, parlavano».
E cosa può essere successo?
«Stavano tutti e due in paese. Mia sorella, dopo che l’ho riaccompagnata a casa è uscita a portare fuori i cani e mentre era fuori ha incontrato il nipote di 13 anni. Era con lui quando si è avvicinato quello. Stava tornando a casa, lui si è avvicinato con quella carrozzina da disabile con cui girava sempre, hanno discusso un po’».
Stavolta aveva la pistola.
«La pistola se la portava sempre dietro, si sapeva».
Ma stavolta ha sparato.
«E per poco non ha preso anche il nipote che stava lì con la nonna e che ha visto tutto, mentre lui si allontanava con la carrozzina»
Lei come l’ha saputo?
«Mi ha chiamato mio figlio da Ortona, che l’aveva visto su Facebook. Ma ora scusi, la devo lasciare».
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