Fermo biologico a settembre

Pescara e Ortona posticipano lo stop, perplessità della marineria

PESCARA. La marineria pescarese si fermerà dal 3 al 30 settembre: un mese dopo rispetto al resto dell'Adriatico che invece tirerà le reti in barca ad agosto. Ad ufficializzarlo, il decreto ministeriale sul fermo biologico che è stato pubblicato nelle ultime ore. Una decisione che interessa Pescara e Ortona e che, pur non trovando d'accordo l'intera marineria locale, in realtà risponde all'esigenza di dare una risposta adeguata al periodo di maggior afflusso turistico in città, quando la richiesta di pesce fresco dell'Adriatico sulle tavole è enorme.

«Impegno delle istituzioni sarà ora quello di far prevedere un adeguato indennizzo agli operatori della pesca per il periodo di stop forzato», hanno detto l'assessore ai Mercati Stefano Cardelli e il presidente della Commissione consiliare Commercio Antonio Sabatini che hanno affrontato la delicata tematica. «Ormai è ufficiale», hanno spiegato, «Pescara effettuerà il fermo biologico un mese dopo rispetto agli altri anni, dal 3 al 30 settembre: una rivoluzione per la nostra marineria abituata ormai allo stop in agosto e una decisione difesa dalla Regione con il sostegno di alcune organizzazioni come Confcommercio e Confesercenti».

Ma in realtà, nel corso di una riunione interna, alcuni esponenti della marineria avrebbero espresso perplessità verso la disposizione che interesserà solo Pescara e Ortona: secondo i pescatori, infatti, nel mese di agosto il caldo non favorirebbe la pesca di molte specie spinte a cercare riparo in fondo al mare, come le panocchie o le seppie, mentre a settembre c'è molto novellame e dunque è il periodo migliore per riprendere il largo. Tuttavia è anche vero che la scelta va nella direzione di assecondare la vocazione turistica locale: ogni anno nel mese di agosto la città registra il più elevato numero di presenze turistiche che, inevitabilmente, vanno a caccia del brodetto tipico o dei piatti più tradizionali di pesce.

«A questo punto», hanno proseguito l'assessore Cardelli e il presidente Sabatini, «sembra fondamentale trovare il giusto equilibrio nei confronti della marineria che, se sarà costretta a spostare a settembre il periodo di blocco forzato, dovrà essere adeguatamente indennizzata e in tal senso dovranno garantire il proprio impegno tutte le istituzioni coinvolte, Regione e Comune in primis».

Nel frattempo in vista del periodo del fermo, l'amministrazione comunale ha già messo in calendario gli interventi di manutenzione straordinaria che dovranno essere eseguiti all'interno del mercato ittico all'ingrosso nel mese di settembre: la sostituzione di tutti i computer della struttura, partendo dalla sala d'asta, dove le attrezzature, comunque obsolete e acquistate 7 anni fa, sono sottoposte a rigide escursioni di temperature che ne compromettono la funzionalità dopo pochi anni. Inoltre verrà rifatto l'asfalto su tutte le piazzole esterne al fabbricato. (cr.pe.)

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