I danni provocati dall’incendio del primo agosto alla pineta

PESCARA

Festival dannunziano a pagamento, il ricavato alla pineta / VIDEO INTERVISTA

L'iniziativa della Regione dopo l'incendio della Riserva. Il sindaco Masci: "Un pool di esperti per salvare e ampliare l'area". Intervista all'ex assessore Di Sipio che fece rinascere il parco d'Avalos

PESCARA. "Gli eventi principali della terza edizione del Festival Dannunziano, che è in programma dal 3 al 12 settembre, saranno per la prima volta a pagamento e il ricavato sarà devoluto per co-finanziare gli interventi di rinaturalizzazione dei comparti della Riserva bruciati dal rogo". Lo annuncia il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri che parla di "una scelta amministrativamente e moralmente doverosa dopo il dramma vissuto" il primo agosto, giorno del rogo. Così facendo sarà anche possibile, per Sospiri, "far partecipare gli stessi cittadini alla riqualificazione e al risanamento di quel polmone verde che appartiene a tutti noi, alla nostra storia, e soprattutto al futuro dei nostri figli e nipoti".

Ricordando che il Festival, promosso dalla Regione, "ha riacceso i riflettori su d’Annunzio", Sospiri spiega, che "il processo di riscoperta non può non considerare quanto accaduto negli ultimi giorni nella pineta, uno dei luoghi dannunziani per eccellenza, devastata dal fuoco". Il ricavato degli spettacoli, assicura, "sarà versato sul conto corrente istituito dal Comune per la Riserva", per la cui rinascita sono state raccolte in poco tempo oltre 26mila firme. 

"La Riserva naturale pineta dannunziana non è in discussione e chi la metterà in discussione troverà me come baluardo". Non ha dubbi il sindaco Carlo Masci che, dopo l’incendio del primo agosto, ha pianificato il percorso da seguire in futuro, per "evitare che si ripetano episodi dello stesso genere, con conseguenze altrettanto drammatiche per la città e per il suo polmone verde. La Riserva deve essere oggetto di manutenzione e ampliata, come avevamo già intenzione di fare riunificando i comparti. Ma ora, alla luce dell’incendio, mi chiedo come sarà possibile realizzare questo obiettivo", dice il primo cittadino. Si tratta di guardare avanti, di disegnare il futuro dell’area. "Non ho la pretesa di decidere io", spiega sempre il sindaco. "Serve l’ausilio degli esperti, considerando come punto di partenza la legge istitutiva della Riserva e proseguendo con il Piano di assetto naturalistico, confrontandoci con la Regione e con gli organi competenti". Masci pensa alla "costituzione di un gruppo, un comitato" e anche se le tappe amministrative sono tuttora da valutare i tempi saranno "brevi".

GUARDA LA VIDEO INTERVISTA ALL'EX ASSESSORE TINO DI SIPIO che nel 1977 fece nascere il Parco D’Avalos.