Filovia, in consiglio sfiorata la rissa

Protesta dei cittadini in aula con i cartelli, insulti ai consiglieri

PESCARA. Tre mamme sono giunte al sesto giorno di sciopero della fame, perché non vogliono il passaggio della filovia sulla strada parco. Ma ieri pomeriggio la protesta dei cittadini contro il progetto dei filobus ha avuto come epicentro il consiglio comunale. «Politici vergogna, andate via, non avete un'anima», hanno gridato un centinaio di residenti, riuniti con i cartelli nell'aula consiliare per assistere alla seduta, dedicata all'esame di una proposta popolare, che prevede un percorso alternativo all'ex tracciato ferroviario. Alcuni consiglieri della maggioranza sono stati insultati. Ci sono stati diversi momenti di tensione e si è sfiorata persino la rissa. Il fatto più allarmante è avvenuto alla fine. Un battibecco tra alcuni residenti e il consigliere del Pdl Lorenzo Sospiri, al termine della seduta, ha rischiato di trasformarsi in uno scontro fisico. Sono dovuti intervenire i vigili urbani. In aula c'è stata anche una lite tra Maurizio Acerbo (Prc) e Michele Di Marco (Pescara futura).

I cittadini sono usciti dall'aula più arrabbiati di prima. La delibera, presentata dal presidente dell'associazione Strada parco Mario Sorgentone, accompagnata da oltre 1.500 firme di cittadini contrari ai filobus sull'ex tracciato, dopo una lunga discussione in aula, è stata rinviata a data da destinarsi. L'unico risultato è la promessa della convocazione di un tavolo tecnico con rappresentanti della Regione, della Gtm e del Comune, per verificare la possibilità di modificare il percorso della filovia. Lo ha proposto il Pd con l'appoggio della Lista Teodoro. Ma è ancora possibile cambiare il progetto, visto che i lavori sono stati già assegnati da alcuni mesi?

Resta il fatto che una larga fetta di pescaresi continua a manifestare contro questo intervento. L'ennesima conferma si è avuta ieri durante il consiglio. «Lo sciopero della fame di tre mamme si sta svolgendo nel più totale silenzio di istituzioni e stampa», ha detto Sorgentone, durante il suo intervento, «noi presentiamo una proposta alternativa, per evitare che la filovia distrugga la strada parco. Si sta realizzando il collegamento tra via Caravaggio e via Ferrari e questa opera apre un asse viario con il ponte nuovo e via Tiburtina. Questa potrebbe essere la quadratura del cerchio. Vale la pena di attendere qualche mese per evitare errori gravi».

I consiglieri si sono divisi su questa proposta. La maggioranza contraria a modificare il progetto, l'opposizione favorevole. «E' giusto che decidano i cittadini su un'opera così importante per il futuro della città, magari con un referendum», ha affermato il capogruppo dell'Idv Adelchi Sulpizio. Di tutt'altro parere il consigliere di Pescara futura Carlo Masci. «Oggi fermare quell'opera è impossibile, sarebbe sbagliato, anche se l'amministrazione garantirà il proprio massimo impegno per cercare di migliorare l'intervento». Durante la seduta, Acerbo, Moreno Di Pietrantonio e Camillo D'Angelo (Pd) hanno criticato il dirigente Trisi che ha dato un parere negativo sulla delibera: «Il suo è un giudizio politico», hanno sottolineato.

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