Finanziere morto sull’Asse La Procura apre un’inchiesta 

In attesa dell’esito dell’autopsia in programma oggi, il pm ha aperto un fascicolo per omicidio colposo Gianfranco Bellini ha sbattuto contro un bullone: la Procura vuole accertare se ha inciso sulla tragedia

PESCARA. La procura della Repubblica di Pescara apre un fascicolo per la tragica fine del vice brigadiere della guardia di finanza, Gianfranco Bellini, 54 anni, morto mercoledì mattina sull’asse attrezzato dopo aver perso il controllo della sua potente moto Kawasaki 600.
La novità riguarda il fatto che il pm Rosangela Di Stefano ha aperto un fascicolo contro ignoti con una ipotesi di reato di omicidio colposo che nessuno poteva prevedere. Ciò vuol dire che la procura è intenzionata ad andare fino in fondo ed accertare l’esistenza di eventuali responsabilità di terzi, anche se Bellini è uscito di strada da solo, andandosi a schiantare contro il guard-rail.
Il primo passo del magistrato inquirente è stato quello di affidare, al dottor Cristian D’Ovidio, medico legale, l’incarico di effettuare l’autopsia che verrà eseguita questa mattina. Una volta accertata la causa della morte, le indagini dovranno proseguire per verificare e accertare l’esistenza di una possibile concausa. Questo perché, da un primo esame, sarebbe emerso che il rappresentante delle fiamme gialle, che quel drammatico giorno si stava recando al lavoro (l’incidente mortale si è verificato intorno alle 8,30), una volta sbalzato a terra per il mancato controllo del mezzo, è finito con la testa contro la base in ferro del guard-rail.
E nonostante indossasse il casco, pare che un bullone gli avrebbe spaccato il casco, provocato una lesione al cranio. Ecco che diventa quindi indispensabile, per il magistrato, entrare in possesso del risultato dell’autopsia per verificare cosa effettivamente abbia causato la morte. Se quel bullone presente nel guard-rail abbia inciso o meno sul decesso.
Soltanto dopo il pm procederà, così come sembra intenzionata a fare, ad affidare una consulenza tecnica per verificare la presenza di pericoli sul quel tratto di asse attrezzato. Se cioè le protezioni metalliche del guard-rail erano in condizioni normali o invece presentavano dei problemi.
In questo caso andrà accertato chi avrebbe dovuto effettuare i controlli, se sono stati fatti e quando. Certo è che l’impatto di Bellini sul guard-rail è stato violentissimo in quanto dai primi accertamenti sembra che il vice brigadiere fosse in fase di sorpasso. (m.cir.)
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