Fira, la sentenza entro luglio

Oggi salta il processo, da aprile tre udienze a settimana

PESCARA. Se non fosse stato proclamato per oggi lo sciopero degli avvocati, ci sarebbe stato da gridare alla beffa. Una sola notifica irregolare, quella alla Tecnos, avrebbe fatto saltare comunque la prima udienza preliminare sull’inchiesta Fira, 103 imputati - 64 persone e 39 società - per una presunta truffa alla Regione da 16 milioni.
Stamane, il giudice Marco Bortone prenderà atto dell’astensione delle toghe e provvederà al rinvio. Ma quale sarà il destino della madre di tutte le inchieste, quella da cui ha preso forma l’indagine sulla sanità regionale che nel luglio 2008 ha decapitato la giunta regionale di centrosinistra? Proviamo ad anticipare che cosa accadrà.

TEST PER SANITOPOLI E’ importante sottolineare che l’intenzione dei vertici del tribunale è di fare in modo da accelerare al massimo i tempi del processo, gravato da numeri importanti e minacciato dalle prescrizioni che scatteranno a partire dalla fine del prossimo anno.
Di fatto, la Fira sarà il banco di prova per Sanitopoli, al via il 12 maggio davanti al gup Angelo Zaccagnini e per il quale è già previsto un trattamento speciale che abbrevi il più possibile i tempi dell’udienza preliminare. Basti pensare che le notifiche a imputati e avvocati sono già molto avanti. Ma torniamo alla Fira.

GUP SUPERSPECIALISTA La ricetta per salvare un processo che rischia di spegnersi sul nascere è l’introduzione di un calendario speciale e l’applicazione di una sorta di gup “superspecializzato”. Per il tribunale, sarà uno sforzo senza precedenti. Tradotto, significa che l’obiettivo è di celebrare tre udienze a settimana e che il giudice Bortone, che fa parte del settore civile ma che da settembre scorso è applicato al tribunale collegiale penale, si occuperà solo ed esclusivamente del caso Fira fino al giorno in cui deciderà sulle richieste di rinvio a giudizio di Giancarlo Masciarelli, Vincenzo Angelini, Vito Domenici e degli altri imputati. Né udienze civili né udienze penali, solo la Fira. L’obiettivo è di arrivare a pronunciare i verdetti entro luglio, con eventuale dibattimento in autunno.

UDIENZA AD APRILE L’udienza preliminare di oggi sarà rinviata ad aprile. E qui si aprirà il vero confronto tra l’accusa, che sarà rappresentata dal procuratore aggiunto Cristina Tedeschini e dal sostituto Anna Rita Mantini, e la difesa, che prevedibilmente calerà tutte le carte in mano per trascinare il processo verso la naturale estinzione.
Le prime udienze saranno dedicate dunque alla prevedibile valanga di eccezioni che solleveranno gli avvocati, ingolositi dalla prescrizione dietro l’angolo (il reato più “duraturo” è l’associazione per delinquere, 8 anni e 9 mesi, per i soli promotori). Per velocizzare i tempi, le richieste dei difensori saranno registrate e non verbalizzate per iscritto.

LE INTERCETTAZIONI Poi la partita si sposterà su un altro terreno minato, che ha già messo i bastoni tra le ruote a processi come Ciclone: le intercettazioni. A differenza però dell’inchiesta sulle presunte tangenti a Montesilvano, la Fira conta non più di una quarantina di registrazioni telefoniche e ambientali, che non dovrebbero impegnare troppo a lungo il perito. Superato questo scoglio, con tre udienze a settimana l’obiettivo-sentenza a luglio non sarà così irrealizzabile. Tutto questo nella speranza, ovviamente, che non sia il processo breve ad azzerare tutto.

LA SCARSITA’ DI GIUDICI Che un giudice civile venga applicato costantemente al collegio penale e poi faccia da gup in uno dei processi più importanti, scoprendo la già corta coperta del settore civile, dimostra la volontà di non lasciare nulla di intentato per arrivare a una sentenza. Ma è anche la dimostrazione di una sofferenza d’organico che non ha precedenti. Basti pensare che da questo mese avrebbero già dovuto operare tre collegi per il tribunale, invece non è così.

QUATTRO GIUDICI I giudici sono solo 4, di cui uno è appunto Bortone che arriva dal civile. Significa dunque essere impegnati al collegiale almeno tre volte a settimana, in attesa che arrivino ad aprile due giudici in rinforzo e altri due a luglio, mese in cui però andrà via da Pescara un giudice monocratico. Quattro arrivi e una partenza, con tutti i grandi processi arrivati già all’udienza preliminare e pronti a piombare in dibattimento.

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