Francavilla: parabrezza rotti dopo la grandine, si rischia pure la multa

Sanzioni ai proprietari di macchine con i vetri danneggiati dal maltempo: contravvenzioni fino a 335 euro. Intanto slitta al 31 la scadenza per la segnalazione dei danni ai Comuni e sperare nei risarcimenti

FRANCAVILLA. Le macchine con i vetri rotti dalla grandine sono ormai tante. Si incontrano dappertutto, nei parcheggi, ai lati della carreggiata o anche in marcia. Questo perché, nonostante il danno subito e le prescrizioni della legge, per molti l’auto rappresenta uno strumento imprescindibile, spesso necessario per lavorare. E allora, cercando di tamponare l’emergenza, la si usa lo stesso. I tempi di attesa per sostituire vetri e parabrezza, infatti, sono molto lunghi e la maggior parte dell'utenza non può rimanere così tanto senza la propria vettura.

E allora si rischia.
Innanzitutto si rischia la propria incolumità, perché circolare con un parabrezza lesionato comporta il pericolo che lo stesso possa sbriciolarsi da un momento all’altro. Poi si mette a rischio quella degli altri, perché le schegge di vetro possono finire ovunque. Infine, si rischia una multa salata. Nelle ultime ore, in molti stanno lamentando di essere stati sanzionati per aver circolato con i vetri dell’auto lesionati. Ma occorre fare chiarezza. In primo luogo va sottolineato che la legge punisce chi viaggia con un veicolo non efficiente (tra cui rientra l'ipotesi di vetri rotti), con l’articolo 79 del codice della strada che prevede una sanzione da 84 a 335 euro. Tuttavia, considerata la situazione eccezionale, la gravità della grandinata e la consapevolezza che in questo momento vetri di ricambio non si trovano nell’immediato, l’autorità preposta al controllo sta cercando di tendere una mano ai conducenti nei soli casi di urgenza e per un limitato lasso di tempo, indispensabile a far trascorrere il momento critico.

L’invito, però, è sempre quello alla prudenza massima e a utilizzare le macchine colpite dalla grandine solo nel caso in cui non se ne possa fare a meno. Insomma, si cerca di ragionare secondo il buon senso, lo stesso che viene richiesto agli automobilisti. Non sarà tollerato alcun abuso circa la sosta vietata in luoghi che possono intralciare il passaggio di altri mezzi o la pulizia delle strade. Se da un lato si vuol tendere una mano a chi già ha subito parecchi danni, dall’altro gli si chiede la stessa collaborazione. E, come detto, solo nei casi di estrema urgenza e per un lasso di tempo minimo.

PROROGA PER LA SEGNALAZIONE DEI DANNI. Intanto, il Dipartimento Governo del Territorio e politiche ambientali ha comunicato formalmente ai 305 Comuni abruzzesi il differimento al 31 luglio della scadenza per l'inserimento nella piattaforma telematica dei dati relativi ai danni causati dagli eccezionali eventi atmosferici del 10 luglio. "Si tratta di una decisione", viene spiegato in una nota, " che scaturisce dalle difficoltà rappresentate da numerosi Comuni di rispettare l'iniziale scadenza del 22 luglio per la segnalazione di situazioni di criticità. La finalità del differimento della data di scadenza è legata alla necessità di poter giungere alla definizione di un quadro compiuto degli scenari di danno soprattutto in riferimento all'elevato numero dei soggetti privati coinvolti".

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