La polizia nella villa di Moscufo (foto Giampiero Lattanzio)

PESCARA

Giovina, si cerca il sangue nell'auto dell'ex dipendente comunale sparita

La Procura dispone un atto irripetibile nell'ambito dell'inchiesta aperta per omicidio

PESCARA. Entra nel vivo l’inchiesta sulla scomparsa di Giovina Annalisa Mariano, chiamata Gioia, la ex dipendente del Comune di Pescara che l’8 marzo del 2017, all'età di 60 anni, è scomparsa dalla sua villetta di Moscufo.

Ora si va alla ricerca di tracce di sangue, ed è per questo che il pm Anna Benigni, titolare del fascicolo aperto contro ignoti e con una ipotesi di reato di omicidio, ha spedito all’unico prossimo congiunto di Gioia, il fratello Domenico, un avviso per l’effettuazione di un atto irripetibile da eseguirsi sull’autovettura che era di Gioia e che, dopo la sua scomparsa, è stata utilizzata dal fratello. Auto che è stata posta sotto sequestro, così come la villetta di Moscufo, il giorno stesso del blitz della Mobile di Pescara e della Scientifica il 3 febbraio scorso. Gli investigatori hanno effettuato perquisizioni e sequestri, anche nell’abitazione del fratello Domenico, solo per acquisire eventuali oggetti personali della scomparsa, utili a far comprendere qualcosa di più su un allontanamento che sembra essere sempre meno volontario.

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