Giunta, fiato sospeso sul rimpasto Si attende il tampone del sindaco 

Nuovo test molecolare per De Martinis risultato positivo al Covid, forse già oggi le nuove nomine Si preparano a entrare Di Felice, Di Pasquale e Ruggero. Aliano rischia di uscire per far posto a FdI 

MONTESILVANO. Il rimpasto di giunta a Montesilvano è appeso all’esito di un tampone. Quello del sindaco Ottavio De Martinis che ieri si è sottoposto nuovamente al test molecolare per scoprire se la sua positività al Covid può essere considerata solo un brutto ricordo, o se l’isolamento dovrà proseguire ancora per qualche giorno. Dopo mesi di attesa, infatti, il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, che da tempo sollecita un maggior peso nell’esecutivo di centrodestra, è stato costretto ad attendere ancora proprio per via del contagio del primo cittadino, impossibilitato a firmare i decreti di nomina dei nuovi assessori.
Ma il rimpasto sembra davvero ormai questione di ore, dal momento che pare che la quadra sia stata raggiunta. Dopo la convergenza delle forze di centrodestra sulla candidatura di De Martinis alla presidenza della Provincia di Pescara, infatti, sembra che l’accordo sia stato raggiunto anche a livello locale e che le nomine potrebbero arrivare già nella giornata odierna. Seppure la conferma si avrà solo dopo l’annuncio ufficiale, l’ipotesi attualmente più accreditata è che il sindaco abbia deciso di accontentare le richieste del partito di Meloni, aprendo le porte della sua giunta a due uomini e una donna di FdI. Si tratta, come anticipato in più occasioni dal Centro, di Valentina Di Felice, Francesco Di Pasquale e Lino Ruggero. Sui primi due nomi non c’è mai stata troppa indecisione, dal momento che Di Felice, che sostituirà Sandra Santavenere, è da mesi “corteggiata” politicamente dal sindaco. Così come era già nota da tempo la staffetta tra l’attuale assessore Paolo Di Blasio (al quale il partito ha ritirato qualche settimane fa le deleghe in segno di protesta contro il sindaco) e il consigliere Di Pasquale. Un discorso a parte, invece, merita lo scranno per Ruggero, che da subito ha rappresentato un rompicapo per il primo cittadino. Basta tornare indietro con la mente al 19 giugno 2019, data del primo consiglio comunale, quando il primo cittadino si presentò all’appuntamento con un’ora di ritardo e con una giunta mancante di un tassello. Era quello del gruppo Forza Italia/Udc, che disertò per protesta l’inizio dell’assemblea per via di un cambio dell’ultima ora che aveva lasciato proprio Ruggero, di cui si vociferava avesse già firmato un decreto di nomina da vice sindaco, a bocca asciutta. Quella poltrona venne poi occupata dall’assessore Damiana Rossi, dal momento che l’ultimo posto disponibile “in cravatta” era già stato assegnato ad Anthony Aliano.
Nelle prossime ore Ruggero andrebbe a sedersi proprio al posto dell’esponente della Lega. Se così non fosse, De Martinis dovrebbe rinunciare a uno dei due esponenti di Montesilvano in Comune (Paolo Cilli o Alessandro Pompei), rischiando di aprire una nuova crisi politica con una forza della sua maggioranza.