Si danno da fare i 40 pensionati che hanno avuto in gestione gli appezzamenti: meno spese e frutta e verdura sempre fresche

Gli Orti d'oro regalano risparmio e compagnia

Cresce l'iniziativa della Onlus Allegrino: 5000 metri quadri di terra coltivati tra i palazzi

PESCARA. La risposta alle distese di cemento e alla frutta e verdura transgeniche, in aumento sulle tavole dei pescaresi, arriva dall'iniziativa Orti d'oro, promossa dall'associazione Domenico Allegrino Onlus. Una forma di coltivazione genuina e metropolitana, affidata a 40 pensionati che scelgono di curare un campo di 75 metri quadrati a testa.

Nei cinquemila metri quadrati di orti coltivati tra i palazzoni delle case popolari e l'area delle cooperative Aternum, spiccano l'orto della Costanza, del Rispetto, della Lealtà e della Tenerezza. Ogni pezzo di terra in via Fosso Cavone è ispirato a un valore positivo. «L'obiettivo è di valorizzare la longevità attiva», spiega Antonella Allegrino, presidente della Onlus intitolata al padre. «coinvolgere gli anziani che hanno la passione e la curiosità di coltivare un orto è importante per uscire dall'isolamento senile e incentivare l'incontro e il confronto con gli altri».

Il raccolto va dai pomodori alle zucchine, passando per le melanzane e i fagiolini. Frutta e verdura coltivata secondo tecniche agricole tradizionali e non impattanti. I prodotti sono ad uso esclusivo dei coltivatori: per regolamento non possono essere venduti. «Qualcuno mi riferisce di risparmiare fino a 170 euro al mese», racconta Allegrino. L'iniziativa va avanti da 5 anni. L'assegnazione gratuita degli spazi avviene a settembre e la concessione può essere rinnovata.

I terreni sono di proprietà privata, ma esempi nel pubblico sono in via di sperimentazione a Città Sant'Angelo, Farindola e Spoltore. «Gli interventi di inclusione sociale e invecchiamento attivo», sottolinea Carlo Catena, dello Spi Cgil, «sono finanziati dai Piani di zona, ma le amministrazioni comunali sono chiamate a elaborare progetti per assegnare i terreni incolti ai pensionati».

L'impegno della Provincia è espresso dall'assessore all'Agricoltura Angelo D'Ottavio, che in qualità di sindaco di San Valentino sta programmando un'iniziativa simile nel suo paese.  Questi i coltivatori ni: Giovanni Rosito, Sergio Di Luzio, Antonio De Filippis, Marisa Betto, Carlo Rotili, Antonio De Vita, Giuseppe Asciutto, Umberto Petrella, Alessandro Meccia, Mario Giannini, Nicolino Di Giacomo, Sabatino Di Cesare, Antonio D'Agostino, Giuseppe Curia, Angelo De Luca, Francesco Loreto Camardo, Donato Di Marzio, Andrea Gullotta, Vittorio Folchi, Tommaso Ricci, Enzo Di Loreto, Mario Gabriele D'Ettorre, Edgardo Sabatini, Gabriele Massacesi, Tullio Pirocco, Antonio Capozzucco, Carmine Giuliani, Adriano Di Giacomandrea, Nicola Stampone, Gabriele Di Giacomo, Gigliola Troia, Valentino Passarelli, Michele Di Marcoberardino, Ludovico D'Onofrio, Giovanni D'Angelo, Aquilino Colasante, Pasquale De Berardinis, Giovanni Trivellone, Mario Bracciale e Lauterio Fioravante.

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