Green pass sui mezzi pubblici La Regione impone l’obbligo 

L’ordinanza di Marsilio: da lunedì scatta il certificato verde su autobus e treni locali

Da lunedì servirà il Green pass anche per salire sugli autobus e i treni regionali. Basterà quello base, che si ottiene con un tampone negativo. E a compiere le verifiche sui mezzi saranno anche e soprattutto le forze dell’ordine e non i semplici controllori delle società di trasporto. A sancirlo sono le nuove linee guida del trasporto pubblico, aggiornate con una ordinanza con cui il governatore Marco Marsilio trasferisce anche nella normativa regionale quanto già deciso a livello nazionale nelle ultime settimane. La misura, pensata per frenare il più possibile la quarta ondata della pandemia, anche nel timore dell’arrivo della nuova variante sudafricana Omicron che sembra più contagiosa persino della Delta, serve a tentare di bloccare la diffusione del virus sui mezzi pubblici.
L’ordinanza riconferma quindi tutte quelle misure anti-Covid già intraprese con il precedente atto di settembre, alla vigilia della prima campanella dell’anno scolastico: dalla capienza massima dell’80% dei mezzi pubblici, all’obbligo di mantenere la distanza di sicurezza e indossare almeno una mascherina chirurgica.
Questo per quanto riguarda la zona bianca o la zona gialla. In caso di spostamento in o verso una zona arancione o rossa, però, entrano in gioco le nuove limitazioni, che fanno distinzione tra il Green pass base e il super Green pass. Quest’ultimo, ufficialmente chiamato “certificato verde rinforzato”, da lunedì potrà essere ottenuto soltanto con la vaccinazione oppure in caso di guarigione dal Covid.
IL GREEN PASS
SUI MEZZI PUBBLICI
L’ordinanza, in linea con il decreto legge recentemente approvato, elenca i mezzi di trasporto pubblico a cui si potrà accedere soltanto con il Green pass: «aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone; navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale; treni impiegati nei servizi di trasporto ferroviario passeggeri di tipo interregionale, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità; autobus adibiti a servizi di trasporto di persone, ad offerta indifferenziata, effettuati su strada in modo continuativo o periodico su un percorso che collega più di due regioni ed aventi itinerari, orari, frequenze e prezzi prestabiliti; autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente; funivie, cabinovie e seggiovie, qualora utilizzate con la chiusura delle cupole paravento, con finalità turistico-commerciale e anche ove ubicate in comprensori sciistici, senza limitazioni alla vendita dei titoli di viaggio». Quindi la novità dell’aggiunta dei «mezzi impiegati nei servizi di trasporto pubblico locale o regionale».
L’obbligo del Green pass di base sui mezzi di trasporto pubblici vale però, nella pratica, soltanto per la zona bianca e per la zona gialla. In zona arancione entrano ulteriori limitazioni, tra cui quella che consente gli spostamenti fuori dal proprio comune solo a chi ha il super Green pass.
le altre norme
confermate
L’ordinanza conferma alcune delle norme già in vigore. Su tutte la capienza dell’80% nei mezzi pubblici locali, ma anche l’uso della mascherina chirurgica o di livello superiore di protezione, così come l’obbligo del distanziamento di almeno un metro e il divieto di usare i mezzi se si ha febbre superiore a 37,5 o sintomi come tosse, congiuntivite e raffreddore. Ma anche alcune indicazioni, come quello di evitare di parlare con il conducente, oppure quello di igienizzare frequentemente le mani.
Per i viaggi a lunga percorrenza, invece, oltre alla necessità dell’obbligo del Green pass, l’ordinanza conferma l’obbligo della misurazione della temperatura alla salita sul mezzo, ma anche l’autocertificazione con cui il viaggiatore deve affermare di non aver avuto contatti recenti con persone positive, oltre al divieto di utilizzare la stessa mascherina sul mezzo per più di 4 ore e l’impegno dei passeggeri nel segnalare eventuali sintomi fino a otto giorni dopo il viaggio.
i controlli
sui mezzi
A verificare il rispetto dell’obbligo del Green pass e delle altre misure anti-Covid saranno le forze dell’ordine e non i semplici controllori. L’ordinanza aggiunge infatti che «i controlli relativi al rispetto delle disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 vengono effettuati ai sensi dell’articolo 7 del decreto legge 172 del 26 novembre 2021, che prevede che il prefetto territorialmente competente adotti un piano per l’effettuazione costante di controlli, anche a campione, avvalendosi delle forze di polizia e del personale dei corpi di polizia municipale munito della qualifica di agente di pubblica sicurezza, in modo da garantire il rispetto dell’obbligo del possesso delle certificazioni verdi Covid-19».
©RIPRODUZIONE RISERVATA