I balneatori: anche noi chiediamo i danni

Ripascimento bloccato, la Fiba Confesercenti annuncia l'avvio delle azioni legali

PESCARA. I balneatori si preparano a chiedere i danni per lo stop ai lavori di ripascimento sul litorale di Porta Nuova. Lo ha annunciato il direttore di Fiba Confesercenti Gorilla. Giovedì scorso, la ditta ha avanzato lo stesso tipo di richiesta al Comune per 3,4 milioni di euro.

Insomma, l'appalto per il ripascimento rischia di trasformarsi in un incubo per i due enti, Comune e porto turistico, che hanno stipulato una convenzione per prelevare la sabbia con il dragaggio del porto turistico. La magistratura ha anche aperto un'inchiesta in cui risultano indagate cinque persone. Ora, i lavori sono fermi, perché è cominciata la stagione balneare. Lo stop definitivo è stata annunciato giorni fa dall'assessore all'ambiente Isabella Del Trecco.

Ieri, è intervenuta la Fiba in difesa dei titolari degli stabilimenti che attendevano da anni il ripascimento della spiaggia erosa dalle mareggiate. «I balneatori», ha detto il direttore Ciro Gorilla, «sono stati beffati per il terzo anno consecutivo. Il ripascimento viene annunciato e non viene realizzato. Quando le imprese non possono contare neppure sugli impegni ufficiali delle istituzioni, vuol dire che le istituzioni a Pescara devono fare ancora passi in avanti per essere all'altezza dei compiti cui vengono chiamate».

«Non si può chiedere alle imprese di investire», ha proseguito il direttore dell'associazione dei balneatori della Confesercenti, «quando non si è in grado di garantire neppure quello che viene annunciato solennemente e scritto sui verbali delle riunioni. Non sta a noi indicare le soluzioni istituzionali, ma è sotto gli occhi di tutti che qualche sbocco va individuato». Gorilla se la prende con l'amministrazione comunale, che ha più volte annunciato l'avvio dell'intervento e poi è stato prontamente rinviato. «E' sempre antipatico ricordare», ha osservato, «che da tre anni sollecitiamo gli interventi nei tratti più colpiti. Puntualmente, veniamo accusati di catastrofismo, ma altrettanto puntualmente i fatti ci danno purtroppo ragione. Se l'amministrazione avesse dato ascolto ai nostri suggerimenti costruttivi, oggi si sarebbe evitata questa brutta figura». «Fiba», ha concluso il direttore, «riunirà la prossima settimana i propri associati con l'ufficio legale di Confesercenti per valutare gli estremi della richiesta danni». (a.ben.)

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