Pescara

Pescara, i controlli del questore Solimene: «Così preveniamo i reati»

15 Giugno 2025

Accertamenti nei locali contro personale in nero e vendita di alcol ai minori: «Pattuglie sempre in strada, aumentate le misure di prevenzione»

PESCARA. Nella città costiera che in estate si accende di stabilimenti e musica in spiaggia, le forze dell’ordine sanno che devono tenere d’occhio lo spaccio di droga e le piccole e medie scorribande di giovani capaci di tutto. I dati degli ultimi cinque mesi parlano chiaro: per droga sono stati 65 gli arresti, di cui 12 solo nell’ultimo mese, denunciate 193 persone, e sequestrati oltre 46 chili di droga. Ne abbiamo parlato con il questore di Pescara, Carlo Solimene.

Signor questore, i dati da inizio anno registrano un calo dei reati: ciò vuol dire un maggior lavoro delle forze dell’ordine?

«Stiamo portando avanti le operazioni definite “ad alto impatto”, cioè attività di forze di polizia mirate in zone delicate della città. Ci muoviamo con altri stakeholders, come il reparto prevenzione crimine, molte volte l’Ispettorato del lavoro, altre volte l’Arma dei carabinieri e il reparto volo».

E quali sono queste aree sensibili?

«C’è una rotazione continua. Un esempio sono le zone di via Tiburtina, via Misticone, Rancitelli, piazza Muzii o ancora l’area di risulta».

Qual è lo scopo di queste operazioni “ad alto impatto”?

«Monitorare le zone e i flussi di passaggio di cittadini che vengono a Pescara. Quindi, andiamo a controllare tutti i cittadini, verifichiamo se hanno precedenti penali, ma soprattutto se sono soggetti non meritevoli di rimanere a Pescara».

Ed è in questo caso che scattano le misure di prevenzione.

«Sì, come il foglio di via obbligatorio o l’avviso orale. Le misure di prevenzione hanno avuto un aumento esponenziale negli anni: registriamo un 300-400% in più. Non ci sono solo avvisi orali o fogli obbligatori, ma soprattutto Daspo. Per la partita Pescara-Ancona ne abbiamo emessi 12. Sono misure importanti che fanno sì che i cittadini, prima di fare qualcosa che non collimi con il buon senso dell’ordine di sicurezza pubblica in una festa sportiva. ci pensino cento volte».

Ultimo banco di prova per la sicurezza è stata la promozione del Pescara in serie B.

«Ci abbiamo messo oltre dieci giorni per l’organizzazione: da Roma abbiamo ottenuto centinaia di uomini di rinforzo. Ma abbiamo gestito tanti eventi come il G7, gli sport a rotelle, gli scacchi, le elezioni regionali e comunali, la convention di Fratelli d’Italia e il capodanno pescarese».

In estate la movida si sposta sulla riviera. Quali sono le misure da mettere in campo?

«La movida della riviera e di Pescara Vecchia gode di controlli delicati nelle zone antistanti dove c’è il maggiore afflusso di locali particolarmente attrattivi: facciamo controlli ai locali, alla capienza, ai pregiudicati che magari stazionano all’esterno».

Ed è qui che possono emergere i reati.

«Così rintracciamo personale che lavora in nero, soggetti che non sono in regola con il locale aperto. Siamo attentissimi alla vendita e alla mescita di bevande alcoliche nei confronti dei minori. Durante lo scorso inverno abbiamo già sanzionato diversi locali».

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