Alessio Feniello

RIGOPIANO

I Feniello in tv: lo strazio, la multa e i soldi non ricevuti della raccolta fondi / VIDEO

Prima su Uno Mattina e poi alla Vita in diretta in ricordo del figlio e per la storia della condanna a 4.550 euro. Il papà Alessio su Fb: "Dopo che hanno vinto le elezioni magicamente sono spariti, devo pensare che hanno sfruttato il mio nome e il mio dolore per farsi campagna elettorale"

 

PESCARA. In tv a Uno Mattina e poi di pomeriggio, stesso canale, alla Vita in diretta. Sono i coniugi Feniello, lei Maria e lui Alessio, genitori di Stefano morto a Rigopiano, su Rai Uno  per spiegare in quale paradossale situazione si trovino ora dopo il disastro che ha cambiato per sempre la loro vita. Si parla della multa da 4.550 euro inflitta dal gip del tribunale di Pescara ad Alessio per aver violato i sigilli giudiziari quando in un gesto d'amore portò i fiori che la moglie voleva riporre sul luogo della tragedia di due anni fa.

Alessio in particolare, dopo aver raccolto tanta solidarietà a parole durante la campagna elettorale, racconta  di non aver finora ricevuto alcunché della raccolta fondi che era stata avviata e promossa da Fratelli d'Italia sempre sotto elezioni.

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Alessio Feniello a Uno Mattina: "Non ho finora ricevuto un centesimo della raccolta fondi"
Il padre di Stefano, vittima di Rigopiano, su Rai Uno torna sulla storia della multa e della solidarietà strumentale (video da RaiUno)

E dopo RaiUno, sostenuto da Forza Nuova (che ha a sua volta comunicato di aver da lui ricevuto "mandato fiduciario e politico per assisterlo anche per quanto attiene la raccolta fondi"), scrive su Fb: "Adesso dovete dare conto a tutti i cittadini che hanno collaborato alla raccolta fondi. Dopo che mi è stata notificata la multa per aver portato i fiori a Rigopiano dove ha perso la vita il mio Stefano, ho ricevuto tanta solidarietà da moltissime persone. Sono stato anche contattato dal comitato per Marsilio Presidente che mi disse che avrebbero avviato una raccolta fondi per pagare la mia multa o, in caso di processo, per sostenermi nelle spese. Ebbene, dopo che hanno vinto le elezioni, magicamente sono spariti e non hanno nemmeno risposto al mio legale che ha chiesto informazioni sulla raccolta fondi fatta a mio nome durante la campagna elettorale. Lo sapete benissimo, a me dei soldi non mi interessa nulla, ma a questo punto devo pensare che questa gente ha sfruttato il mio nome e il mio dolore per farsi campagna elettorale, visto che adesso non si fanno sentire e nemmeno rispondono. Va bene così, io vado avanti, non ho bisogno di voi. Voi, invece, avete avuto bisogno di me e dei miei problemi personali per farvi pubblicità. Sono sempre più schifato".

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Poco più tardi stesso canale, RaiUno, ma nel programma La Vita in diretta, va in onda in esclusiva l'altra faccia della medesima tragedia, quella di Maria Perilli, mamma di Stefano Feniello: “Vorrei dire a questo giudice che non c’è sentenza che possa tenere una mamma lontana dal posto dove hanno ucciso il figlio. Io ogni volta che sentirò il bisogno di andare lassù ci andrò”, ha sottolineato ospite insieme al marito nel programma condotto da Francesca Fialdini e Tiberio Timperi.

“Non trovo giusto pagare questa multa – ha allora ripreso Alessio Faniello - non credo di aver commesso nessun reato, quale reato ho commesso quello di aver accompagnato mia moglie a portare un fiore dove hanno ucciso nostro figlio? Questo è quello che io chiedo al magistrato. Poi eravamo insieme io e mia moglie, io non contesto la condanna del magistrato, potrebbe essere anche giusta, ma perché due pesi e due misure?”.