I quartieri “difficili” uniscono le forze contro l’illegalità 

I comitati cittadini di Fontanelle, Rigopiano e Rancitelli pronti a lottare fianco a fianco contro spaccio e degrado

PESCARA. Unire le forze per combattere il degrado ma anche per “progettare” la vivibilità dei quartieri che rappresentano. Partendo dalla sicurezza, che è l’obiettivo che accomuna le realtà unificate. Tre comitati cittadini, “Per una nuova Rancitelli”, “Una mano per via Rigopiano” e “Insieme per Fontanelle”, guidati rispettivamente da Francesca Di Credico, Lara Membrino e Nello Raspa, hanno deciso di creare una forza comune per affrontare tutte le problematiche legate ai rioni più caldi della periferia, migliaia di persone. Insieme, «abbiamo un sogno: vivere in una città tranquilla che guarda al futuro con ottimismo». Droga, spaccio, criminalità, furti, rapine, sparatorie, accoltellamenti: i tre presidenti (due dei quali, Di Credico e Raspa, risiedono nei luoghi che rappresentano) non intendono nascondere la polvere sotto al tappeto: i problemi ci sono. Sono consapevoli di rappresentare le istanze dei cittadini nei borghi più difficili, ma nello stesso tempo sentono l’esigenza di far capire che «c’è aria di cambiamento». Lo sostiene Di Credico che periodicamente riunisce la comunità nella chiesa degli Angeli custodi di via Lago di Posta (sede temporanea, ma è in arrivo quella nuova) e, insieme a essa, programma la Rancitelli del futuro.
«Ben vengano sfratti e arresti: notiamo l’attenzione da parte delle forze dell’ordine e del Comune che ha provveduto anche a istituire il vigile di quartiere. Questi controlli costituiscono un ostacolo per chi delinque, rendono più difficoltosa l’attività criminosa». Quindi, «è proprio questo il momento di tenere la guardia alta», avverte Di Credico, che invita «i politici abili alle strumentalizzazioni a fare l’esperimento sociale di venire a vivere a Rancitelli per tre mesi». Scopriranno che «sono fantasiose sia le visioni di Rancitelli come un quartiere residenziale, sia quelle che lo vogliono totalmente in mano alla malavita». C’è la via di mezzo, sostiene il presidente del comitato: «Esiste una Rancitelli perbene, operosa e che ha voglia di pulizia, decoro e cultura. Infatti, tra le altre attività, promuoviamo doposcuola per i bimbi e vorremmo i muri pieni di murales. Poi, aspettiamo la strada Pendolo per migliorare la viabilità».
Anche Lara Membrino registra che «dopo gli sfratti nelle case popolari di via Rigopiano sta scoppiando la pace nel borgo», esistente dal 1958, «la gente è più serena, scende nella corte comune a chiacchierare e non ha quasi più paura. Certo, lo spaccio c’è ancora, contrastato dalle 5 telecamere, così come i tanti disservizi: le infiltrazioni d’acqua nelle case, i muri scrostati, gli impianti elettrici fatiscenti. Però Ambiente spa ha ripulito gli sgabuzzini da montagne di rifiuti. Ora manca uno sportello sociale per aiutare gli anziani». Da Fontanelle, Raspa insiste: «Abbiamo bisogno di una farmacia e di un alimentari. Il presidio dei vigili urbani è attivissimo e il Comune sta sistemando i tetti dei civici 19,21 e 23».