I sindaci trasformati in sentinelle dei 12 comuni diventati focolai 

Ecco l’ordinanza urgente del presidente Marsilio: tocca ai primi cittadini vigilare 24 ore su 24 su chi esce dai centri blindati. Servirà per evitare che il contagio si espanda nel resto della regione 

PESCARA. I sindaci delle zone rosse diventano le sentinelle dei propri comuni. È questa la nuova ordinanza firmata dal governatore Marco Marsilio. Nella domenica nera, con l’incremento di casi positivi al Covid19 (ben 160), il più alto numero registrato in un giorno, anche per effetto dell’aumento del numero dei tamponi esaminati e della velocizzazione dei tempi di risposta, il presidente della Regione Abruzzo, ieri, ha firmato una nuova ordinanza per la prevenzione e gestione dell’emergenza nei comuni zona rossa.. L’ordinanza, praticamente, è l’integrazione a quelle firmate già mercoledì e venerdì scorso per i 12 comuni off -limits in Abruzzo, ovvero Villa Caldari di Ortona, in provincia di Chieti, Castiglione Messer Raimondo, Arsita, Bisenti, Montefino e Castilenti, in provincia di Teramo, e di Penne, Montebello di Bertona, Civitella Casanova, Farindola, Picciano ed Elice in provincia di Pescara.
LA NUOVA ORDINANZA. «L’uscita da un Comune della “zona rossa”», è quanto riportato nell’ordinanza, «è possibile esclusivamente previa apposita autorizzazione rilasciata, sulla base di proprie valutazioni, dal sindaco a fronte di evidenze rappresentate dagli interessati in ordine all’urgenza e indifferibilità dell’impiego, comunque in attività salvaguardate dalle restrizioni ai sensi del Dpcm del 22 marzo 2020, di personale proveniente dalla “zona rossa” e non diversamente reperibile al di fuori della stessa». Così facendo, quindi, si incaricano i primi cittadini dei 12 comuni a blindare ulteriormente la “red zone” per tutelare la salute, non solo dei residenti, ma anche di tutti coloro che sono fuori da queste zone per evitare che il contagio si espanda ulteriormente.
Il primo cittadino in questo caso deve fare da “guardiano” su chi esce dai paesi, vigilando in maniera minuziosa sulle uscite dei cittadini.
L’ULTERIORE IMPEGNO CHIESTO AI SINDACI. Un lavoro impegnativo, che va a sommarsi alle tante problematiche che già ci sono nei comuni della zona rossa, calcolando anche che, tra i sindaci di questi dodici comuni, ci sono due primi cittadini contagiati.
Il primo è quello di Montefino, Ernesto Piccari, il quale è ricoverato all’ospedale di Atri. Poi, il secondo, è il giovane sindaco di Castiglione Messer Raimondo, Vincenzo D’Ercole, che da giorni è in isolamento nella sua abitazione.
Onere ulteriore, dunque, per tutti i primi cittadini, che da oggi dovranno potenziare il lavoro di controllo su tutto il territorio comunale di loro competenza.
I DIVIETI DELLA ZONA ROSSA. Territorio che sta vivendo da tempo una situazione pesante per i tanti casi positivi riscontrati. L’integrazione dell’ordinanza regionale firmata ieri, va comunque sommata alle già precedenti restrizioni.
Dal territorio dei comuni di Castilenti, Castiglione Messer Raimondo, Bisenti, Arsita, Montefino, Elice, Penne, Montebello di Bertona, Civitella Casanova, Farindola, Picciano e Villa Caldari c’è il divieto di allontanamento da parte di tutta la popolazione presente nel comune, nel quale non si può entrare dalle zone confinanti.
Nella zona “sigillata”, inoltre, c’è la sospensione delle attività degli uffici pubblici, tranne quelli legati ai servizi essenziali e di pubblica utilità. La sospensione di tutte le attività produttive e commerciali ad esclusione dei negozi di generi alimentari e delle attività connesse alla catena agroalimentare e sanitaria.
Dalle restrizioni, invece, sono state salvaguardate le farmacie, le parafarmacie, i fornai, i rivenditori di mangimi per animali, i distributori di carburante e le edicole.
Sospesi, invece, tutti i cantieri di lavoro sparsi sul territorio comunale. Sono stati chiusi tutti i parchi pubblici, gli orti comunali, le aree sportive, oltre alla soppressione di tutte le fermate dei mezzi pubblici.
Interdetti a tutti i cittadini anche i cimiteri, nei quali tuttavia vengono garantiti, i servizi di trasporto, ricevimento, inumazione, tumulazione e cremazione delle salme.
Su tutto il territorio, infine, sono comunque garantiti i servizi di raccolta e smaltimento servizio di consegna a domicilio di farmaci e generi alimentari per le persone in isolamento domiciliare fiduciario nei dodici comuni della zona rossa.
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