MANOPPELLO

I volontari sul canile: "Bugie e sorte incerta degli animali"

Nuova puntata sulle polemiche della gestione: la magistratura faccia giustizia, fango ed erba alta dovuti al maltempo

MANOPPELLO. "I volontari del Comune di Manoppello e le associazioni locali e nazionali chiedono alla magistratura che sia fatta giustizia, nel nome di Franco e di tutti gli altri cani che, negli anni, sono transitati nel canile di Manoppello, dove hanno trascorso, nella maggior parte dei casi, l’intera loro esistenza". E' la nuova puntata sulle polemiche sulla gestione del canile di Manoppello dove l'altro giorno carabinieri e Asl sono tornati ad affacciarsi su richiesta dell'ex titolare alla quale è stata restituita la gestione della struttura e che ha provveduto a sua volta a incaricare un custode.

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In una nota Elpidio Tuffanelli, presidente Leidaa sezione di Chieti, sottolinea come alla donna sia stata restituito il canile dopo la condanna (primo grado) per maltrattamento. E come la donna si lamenti ora delle condizioni in cui i volontari avrebbero lasciato la struttura nel frattempo in gestione. Continua la nota dei volontari: "Adesso purtroppo non si conosce quale sarà la sorte dei cani di Manoppello, lontani dai volontari che in questi due anni del sequestro avevano finalmente avuto la possibilità di visitare, curare e dare in adozione, ciò che per tanto tempo era stato loro impedito. Ulteriore elemento che rende ancora più sconcertante la vicenda è che il custode nominato dalla donna al momento del dissequestro, un ex operaio del canile, avrebbe avuto un ruolo importante di testimone durante il processo".

I volontari rimarcono come a peggiorare la situazione è stato quanto dichiarato agli organi di stampa negli ultimi giorni  dalla attuale gestione, "che ha mostrato in maniera artificiosa una situazione di degrado che non corrisponde assolutamente a carenze attribuibili alla gestione precedente, ma riferibili semplicemente alle condizioni metereologiche verificate nelle ultime settimane (quali fango ed erba alta). Inoltre, le risorse video che mostrano criticità attribuibili eventualmente alla condotta umana sono state fatte a distanza di 6 giorni dal termine della vecchia gestione (alla quale, giova ricordarlo, non è stato consentito l'accesso al canile tantomeno per il passaggio di consegne). Contrariamente a quanto affermato, nessun cane risulta denutrito. A testimoniarlo sono anche i numerosi adottanti che hanno conosciuto la realtà di questo canile negli ultimi due anni".