Il Comune allunga gli orari della movida

Locali aperti fino alle 2 di notte nei fine settimana. I residenti pronti a riprendere la protesta: «Il sindaco non ci rispetta»

PESCARA. D’ora in poi, i locali di via Battisti e piazza Muzii possono rimanere aperti fino alle 2 di notte, nei fine settimana. Si tratta di mezz’ora in più, rispetto agli orari fissati dal Comune l’anno scorso e rimasti in vigore fino al 31 marzo scorso. La novità è contenuta nella nuova ordinanza che il sindaco Marco Alessandrini ha firmato ieri per disciplinare gli orari di apertura e di chiusura dei pubblici esercizi della zona e la somministrazione di bevande alcoliche.

E il provvedimento, appena emanato, ha scatenato subito la dura reazione dei residenti, che si dicono pronti a riprendere la protesta contro i rumori notturni. «Avevamo chiesto all’amministrazione comunale di anticipare gli orari di chiusura», rivelano i componenti del comitato Tranquillamente Battisti, «invece hanno fatto il contrario, li hanno allungati».

I nuovi orari. L’ordinanza, valida fino al 30 settembre prossimo, fissa infatti la chiusura degli esercizi commerciali dall’una alle 6 del mattino, nelle notti tra domenica e lunedì, lunedì e martedì, mercoledì e giovedì, giovedì e venerdì; e dalle 2 fino alle 6, nelle notti tra venerdì e sabato, sabato e domenica, nonché tra i giorni prefestivi e festivi.

Diversi gli orari fissati nella precedente ordinanza in vigore dal primo ottobre 2015 al 31 marzo scorso. I locali dovevano chiudere dalla domenica al mercoledì, da mezzanotte e mezza alle 6; il giovedì, venerdì, sabato e i prefestivi, dall’una e mezza alle 6.

Nulla cambia, in compenso, per i divieti riguardanti gli alcolici. Dalle 22, scatta il divieto di vendita e somministrazione, anche con distributori automatici degli alcolici, nonché il consumo di qualsiasi tipo di bevanda in contenitori di vetro. Mentre da mezzanotte e mezza entra in vigore il divieto di consumare bevande alcoliche per strada. Confermati anche il divieto di bivaccare nell’area antistante il mercato di piazza Muzii , in particolare di utilizzare la scalinata di pertinenza del mercato come seduta, e l’obbligo per gli esercenti di provvedere alla rimozione dei rifiuti e alla pulizia delle aree esterne di pertinenza dei locali.

Le strade interessate dall’ordinanza sono, oltre a via Battisti e piazza Muzii, anche via Piave, via Mazzini, via Forti, via Goito, via Curtatone, largo Scurti, via De Cesaris, via Minghetti, via Poerio, piazza Santa Caterina, via Quarto dei Mille, via De Amicis, via Gorizia e corso Umberto (nel tratto da via Battisti a via Forti).

«Stop al degrado». L’assessore al commercio Giacomo Cuzzi ha spiegato così la scelta di allungare gli orari della movida. «Abbiamo varato un provvedimento», ha affermato, «che torna a regolamentare la convivenza di tutti i soggetti dell’area di piazza Muzii e vie limitrofe. In questi due anni si è cercato di rianimare la funzione dinamica e attrattiva della città, cercando di tutelarne la natura». «Continua il dialogo che abbiamo cercato e portato avanti con commercianti e cittadini della zona. L’ordinanza tiene conto di entrambi i punti di vista e nasce a seguito di questo dialogo. Non vogliamo che piazza Muzii diventi nota per il degrado, per le proteste, o per i fatti di cronaca».

La reazione dei residenti. Non la pensano così gli abitanti di via Battisti e zone limitofe, riuniti nel comitato Tranquillamente Battisti. «Avevamo chiesto all’amministrazione di accorciare gli orari, perché siamo ossessionati dai rumori di notte», hanno detto gli esponenti del comitato, «non solo non siamo stati ascoltati, ma gli orari sono stati addirittura allungati. A questo, si aggiunge l’ordinanza dei giorni scorsi che ripristina l’isola pedonale in via Battisti per un periodo più lungo rispetto al passato». «Nei prossimi giorni», hanno concluso, «ci riuniremo per decidere eventuali iniziative di lotta». Critiche sono giunte anche dal vice capogruppo di Forza Italia Vincenzo D’Incecco. «L’allungamento degli orari creerà ulteriori disagi ai residenti», ha commentato.

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