MANOPPELLO

Il Comune non paga, staccata la corrente elettrica

Il municipio resta tre ore senza luce: l’amministrazione deve saldare una maxi-bolletta di 550mila euro

MANOPPELLO. Il Comune di Manoppello riceve una bolletta della luce di 550mila euro; l’amministrazione prende tempo per le verifiche e non paga subito il dovuto. Risultato: il gestore stacca la corrente per tre ore e il municipio di corso Santarelli rimane isolato per una mattinata.

È accaduto giovedì scorso e gli uffici sono andati a rilento a causa della mancanza di corrente. «Il Comune non ha pagato le bollette e il gestore ha staccato la luce», è la segnalazione del consigliere comunale dell’Alternativa, Barbara Toppi, «gli sbalzi di corrente hanno mandato in tilt il server, tutti i programmi dei computer bloccati, caselle elettroniche intasate».

«Ci hanno staccato la luce ma non per morosità», chiariscono dal Comune. «A fine giugno», è la ricostruzione dell’amministrazione comunale, «sono arrivate le bollette della luce riguardanti tutte le utenze municipali, uffici, scuole, strade, palestre, impianti sportivi. La cifra complessiva ammonta a 550mila euro contro le 200-300mila dello stesso periodo dell’anno scorso. Una superbolletta conseguenza dei rincari energetici che stanno gravando su tutte le amministrazioni e non solo. Prima di dare seguito a un piano di rateizzazione e chiedere aiuti governativi, abbiamo avviato una ricognizione con il gestore, Esa Energie, per rileggere ogni singola voce delle bollette e fare il punto della situazione».

Ma sono passati più di due mesi. E siamo arrivati a settembre. Il ritardo ha fatto scattare il taglio della corrente da parte del gestore. «I disagi sono durati tre ore», spiegano dal Comune, «poi la situazione è tornata alla normalità».

Ma dopo questo disservizio, il sindaco Giorgio De Luca ha preso una decisione riguardante la riorganizzazione degli impianti sportivi comunali: «L’amministrazione non può sobbarcarsi spese così onerose. Lavoreremo a un accordo con le società di gestione che d’ora in avanti dovranno occuparsi delle spese per le utenze». (c.co.)