«Il mercato etnico è troppo costoso»

Il centrodestra boccia il progetto dell’amministrazione e annuncia battaglia per fermare i lavori nel sottopasso

PESCARA. Si apre lo scontro sul progetto del nuovo mercato etnico che l’amministrazione comunale intende realizzare nel sottopasso di via Ferrari, nelle vicinanze della stazione centrale. Ieri il vice sindaco Enzo Del Vecchio, durante la sua audizione in commissione Gestione del territorio, ha confermato che l’intervento costerà 200mila euro e non più, come preventivato inizialmente, 70mila.

I costi sono, quindi, triplicati ed è scoppiata una polemica. Il centrodestra ha annunciato ieri battaglia per fermare il progetto. Ma ci sono forti malumori anche nella maggioranza e la conferma è arrivata lunedì scorso quando una parte del Pd, durante una riunione, ha chiesto al sindaco Marco Alessandrini una pausa di riflessione.

La situazione, dunque, appare incandescente. «Sull’allestimento del nuovo mercato degli extracomunitari», hanno fatto presente in una nota il capogruppo e i consiglieri di Forza Italia Marcello Antonelli, Vincenzo D’Incecco e Fabrizio Rapposelli al termine della seduta della commissione, «daremo battaglia dal primo all’ultimo secondo utile per bloccare una delibera vergognosa e lo faremo con tutta la città che porteremo in consiglio comunale». «Pensare di spendere 200mila euro di soldi pubblici per un mercato illegale», hanno proseguito, «grida vendetta per tutte le persone che non hanno un lavoro e stanno morendo di fame. Pensare di creare una struttura esclusiva per i senegalesi, che per vent’anni non hanno versato un euro di occupazione del suolo pubblico, e sulla quale non avremo alcun controllo, è assurdo».

I tre consiglieri hanno insistito. «Chiedere al consiglio comunale», hanno sottolineato, «di approvare un progetto, mentre i lavori sono già in via di affidamento, è una presa in giro per tutti i pescaresi e su questo interpelleremo subito il collegio dei revisori dei conti. Pensare di far passare quella delibera è moralmente e istituzionalmente inconcepibile».

Il progetto, presentato ieri dal vice sindaco, necessita di una variante al piano regolatore e il consiglio comunale sarà chiamato ad esprimersi in proposito. «Il sindaco», hanno rivelato i consiglieri di Forza Italia, «ha previsto di affidare la gestione del tunnel dove è previsto il mercato ad un ente od organizzazione che sarà l’unico interlocutore dell’amministrazione e sarà poi la società affidataria ad individuare i commercianti da inserire. Quindi, il Comune non andrà a controllare licenze, requisiti e permessi».

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