Il Pd svela le spese del gruppo

Alessandrini: il budget utilizzato per i manifesti contro Mascia

PESCARA. I soldi assegnati l'anno scorso al Pd, come budget per il gruppo, sono stati spesi per pagare i manifesti contro il sindaco Mascia. A rivelarlo è stato l'ex capogruppo Alessandrini, intervenuto dopo la denuncia pubblicata ieri dal Centro sulle spese dei partiti. 

In un articolo sono state riportate le somme assegnate nel 2009 ai singoli gruppi per le iniziative di carattere istituzionale e le spese sostenute. Pdl e Pd sono risultati i partiti più spendaccioni, perché hanno utilizzato l'intero budget. Marco Alessandrini, fino a qualche settimana fa capogruppo Pd, ha svelato come sono stati utilizzati i 1.193 euro assegnati al suo gruppo. «Il Pd», ha affermato, «ha utilizzato il budget per realizzare tre manifesti elettorali e pagare i relativi costi di stampa e affissione. Pagati in parte, visto che il residuo è stato saldato con una colletta tra i dieci consiglieri».

I primi avevano il titolo «Chi l'ha visto? A proposito dei primi cento giorni del sindaco Mascia» e «Il mondo è pieno di buchi: il Comune di Pescara no». Il terzo era di auguri natalizi.  Lo statuto comunale stabilisce, tuttavia, che i soldi debbano essere spesi «per l'acquisto di giornali, manifesti, saggi inerenti l'attività del gruppo; per organizzare convegni, riunioni e manifestazioni attinenti a temi di interesse comunale; per iniziative riguardanti fini istituzionali dell'ente». I manifesti contro Mascia rientrano in questo elenco? Ai capogruppo, sempre secondo lo statuto, spetta l'onere del corretto utilizzo dei fondi. Ma per Alessandrini le spese «non sono affatto senza controllo, visto che sono tutte rendicontate e debitamente autorizzate dalla ragioneria». L'ex capogruppo ha concluso dicendo che i costi della politica, «che suscitano giusta indignazione nell'opinione pubblica», non sarebbero questi. «Penso agli stipendi dei parlamentari, al loro sistema previdenziale e all'incredibile numero di auto blu».

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