Il prefetto dice no ai fuochi Luciani: «Noi li facciamo» 

Il sindaco di Francavilla: «Il rischio incendio non c’è, perché finiscono in mare» E per il 18 agosto si conferma il programma del 2020 con trenta punti di sparo

FRANCAVILLA. «A Francavilla i Fuochi a Mare si faranno. Non ci sono motivi per vietarli». Ad assicurarlo è il sindaco Antonio Luciani, il giorno dopo l’invito ai sindaci della provincia, da parte del prefetto di Chieti Armando Forgione, a interrompere gli spettacoli pirotecnici almeno fino al 22 agosto per prevenire il rischio incendi.
Un invito che Luciani condivide, anche se non ritiene di doverlo applicare nella sua città: «Credo che la lettera scritta dal prefetto vada nella direzione del buon senso, visti anche gli accadimenti delle ultime settimane. Il monito viene fatto a tutti i sindaci della nostra provincia, senza alcuna distinzione tra zone interne e costiere. Una distinzione che invece io devo fare: a Francavilla i fuochi vengono allestiti sulla spiaggia e finiscono in acqua. Questo significa che il rischio incendi diventa praticamente nullo. Discorso diverso, per i comuni dell’entroterra, dove il rischio che fiamme e scintille possano arrivare nei terreni o nei campi secchi è decisamente più alto. Per questo», va avanti Luciani, «pur riconoscendo la bontà della lettera scritta dal prefetto, mi sento di assicurare lo spettacolo pirotecnico del 18 agosto. Nei prossimi giorni, come richiesto, invieremo una relazione con cui andremo a illustrare il piano, come accaduto un anno fa».
L’intenzione, peraltro già annunciata nei giorni scorsi, è quella di confermare il format della passata stagione, quando per ovviare ai problemi legati al coronavirus l’amministrazione di Francavilla ha modificato la formula. Non più un unico punto di fuoco alla Sirena, con il pubblico assembrato sulla costa e in collina per assistere allo spettacolo pirotecnico, ma tante basi di lancio articolate lungo i sette i chilometri di costa cittadina. Già in settimana i responsabili dovrebbero presentare il progetto che prevede tra i 25 e i 30 punti di fuoco, come accaduto nell’estate 2020.
«In questo modo andremo anche a prevenire la formazione di assembramenti», prosegue il sindaco Luciani. «Le persone potranno sparpagliarsi liberamente su tutta la città, mantenendo il giusto distanziamento sociale. Lo scorso anno quest’impostazione è piaciuta molto e ci ha aiutato a proteggerci dal Covid. Siamo pronti a riproporla anche quest’anno».
Nel frattempo, nel pomeriggio di ieri, Francesco Menna, sindaco di Vasto, altro Comune costiero interessato dall'invito del prefetto, ha fatto sapere di aver rinviato i fuochi del 16 agosto proprio per il rischio incendi. In questo modo, tra i principali centri coinvolti, Francavilla rimane l'unico a voler andare avanti. L’appuntamento per i fuochi di San Franco, dunque, è per la sera del 18 agosto.
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