Il prof Vacca e gli altri grillini fra internet e vecchi comizi
Li davano per moribondi, non più tardi di una settimana fa E invece sono vivi, vegeti e in crescita, secondo gli ultimi sondaggi prima del black out scattato alla mezzanotte scorsa. I grillini sono la variabile che rischia di far saltare per aria i pronostici tarati, da vent’ anni, su un sistema politico bipolare. Il Centro oggi presenta uno di loro, Gianluca Vacca, prof di lettere di Spoltore che, fra due settimane, passerà dalla cattedra allo scranno di Montecitorio. Ma lui, di essere chiamato onorevole non ne vuole sapere. «Onorevole a chi? Sarò un cittadino, cittadino a 5 stelle, la trovo una definizione rivoluzionaria», racconta.
C’è qualcosa di paradossale nella strategia di comunicazione del Movimento 5 stelle, un corto circuito –positivo a guardare i risultati – fra il moderno (le primarie con voto via internet) e l’arcaico (i comizi). Ad affrontare l’alea delle piazze, finora, è stato solo lui, Beppe Grillo, che, dopo i suoi comizi-spettacolo, lascia la parola ai candidati, quasi tutti presi dalla strada come in un casting del neorealismo. «Fino all’anno scorso», ha detto, l’altro giorno, il comico genovese, «appena finivo di parlare, la gente cominciava ad andarsene. Adesso resta lì e ascolta loro, i candidati». Che, loro malgrado, saranno onorevoli.
©RIPRODUZIONE RISERVATA