Il segretario regionale Cisl: è mancata da parte nostra una capacità di controllo e gestione

1 Maggio 2014

«Questa vicenda rappresenta una pagina brutta della storia del nostro sindacato», dice il segretario regionale della Cisl Abruzzo e Molise Maurizio Spina (foto), «Non conosco la sentenza e i suoi...

«Questa vicenda rappresenta una pagina brutta della storia del nostro sindacato», dice il segretario regionale della Cisl Abruzzo e Molise Maurizio Spina (foto), «Non conosco la sentenza e i suoi dettagli, so per certo che noi come Ial Cisl ci siamo costituiti parte civile nel processo perché lo Ial Cisl ritiene di essere stata truffata dall'operato di queste persone. Lo Ial Cisl Abruzzo non esiste più, la struttura fu commissariata dallo Ial nazionale e venne messo in liquidazione dal commissario». Poi Spina analizza quanto accaduto all'epoca dei fatti: «Purtroppo è mancata la nostra capacità come sindacato di gestione e controllo di quella struttura, anche se bisogna dire che sarebbe stato difficile rendersi conto, anche per i revisori dei conti, dalle indagini sono venute fuori modalità e comportamenti davvero assurdi e difficili da vedere. È stato svelato un meccanismo abbastanza complesso e contorto nel modo di operare». Il segretario generale della Cisl Abruzzo Molise chiarisce anche come oggi si operi in maniera del tutto diversa rispetto al passato. «Anzi proprio l'esperienza negativa abruzzese ha cambiato e modificato il metodo e l'impostazione complessiva dello Ial, anche a livello nazionale. Perché si è dotato di una capacità di verifica dei bilanci e c'è stata la trasformazione in società senza scopo di lucro». (l.z.)