«In ansia per malati e bambini» 

Il console africano: «Sì al ripristino della legalità, le leggi vanno rispettate»

MONTESILVANO. «Esprimiamo preoccupazione per le donne, i bambini e i malati che adesso non sanno dove andare a dormire». Queste le parole del console del Senegal per Abruzzo, Marche ed Emilia Romagna, Tullio Galluzzi, all’indomani dello sgombero del “ghetto” di via Ariosto che ha coinvolto circa 120 senegalesi.
«All’interno delle palazzine di Montesilvano, infatti», evidenzia Galluzzi, «vivevano una decina di donne, alcuni minorenni e 4 o 5 persone malate. Ed è proprio a queste categorie fragili che ora va il nostro pensiero e il nostro appello al sindaco Francesco Maragno affinché individui delle soluzioni dignitose per evitare che finiscano per strada».
Soluzioni temporanee che il primo cittadino dichiara di aver proposto ai residenti il pomeriggio stesso dello sgombero, anche dopo un incontro con il console, ma che sarebbero state rifiutate dai senegalesi. «Ovviamente non chiediamo ospitalità per oltre cento persone, che la notte scorsa hanno dormito o all’aperto o alloggiando da conoscenti», prosegue il console, «perché siamo convinti che il sindaco e le forze dell’ordine abbiano fatto bene a ripristinare la legalità e la sicurezza. I senegalesi devono capire che se vogliono vivere in Italia devono rispettare le leggi italiane e comportarsi bene». Il console Galluzzi, infine, esprime solidarietà per le forze dell’ordine coinvolte negli scontri che si sono verificati a causa di alcuni soggetti che hanno reagito con particolare rabbia allo sgombero di mercoledì mattina. (a.l.)
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