Inciucio D'Alfonso-Pdl, Mascia scrive a Berlusconi"Coerenza, o sono pronto a lasciare il partito"

La vicinanza di alcuni esponenti del Pdl all’ex sindaco di centrosinistra, non piace all’attuale primo cittadino che scrive al premier: "Linea politica chiara o restituiamo le tessere del partito"
PESCARA. «Carissimo presidente Berlusconi, siamo costretti a inviarle una lettera che mai avremmo pensato di scrivere, poiché sono accaduti episodi che investono la dignità delle nostre persone». È l'incipit della lettera che il sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia, ha inviato a Silvio Berlusconi e ai vertici nazionali e regionali del Pdl minacciando di restituire la tessera del partito se nel «centrodestra non tornarerà una linea condivisa e coerene».
Dietro il gesto eclatante c'è la vicinanza espressa da alcuni esponenti del Pdl all'ex sindaco di centrosinistra Luciano D'Alfonso: prima l'incontro in Provincia, a Pescara, tra l'ex sindaco e autorevoli esponenti della coalizione di centrodestra, poi il caso di Celano con il senatore Pdl Filippo Piccone seduto accanto all'ex sindaco per presentare il suo libro.
Mascia ha preso carta e penna e, insieme agli assessori eletti nel Pdl - Marcello Antonelli, Guido Cerolini, Isabella Del Trecco, Masimo Filippello, Carla Panzino, Roberto Renzetti, Nicola Ricotta ed Eugenio Seccia - ha scritto a Berlusconi: «Presidente, in mancanza di un intervento teso a ripristinare una linea politica chiara, coerente e condivisa, ci vedremo costretti con dolore a restituire la tessera del Pdl».
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